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Manovra Finanziaria 2017, la relazione del Capogruppo Alessio Manica

La manovra di bilancio che ci accingiamo a votare rappresenta un passaggio fondamentale di questa quindicesima legislatura e segna  lo scarto decisivo tra un lungo e complicato periodo post crisi, dal quale il Trentino esce profondamente cambiato nella sua struttura economica e sociale, ed un nuovo percorso di sviluppo, alla cui base si vuole porre, una positiva combinazione di strumenti per la crescita e di azioni volte a garantire la coesione sociale e territoriale.
Alessio Manica, 20 dicembre 2016

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Approvata in via preliminare la riorganizzazione dell'Azienda sanitaria

Potenziamento della rete territoriale di servizi legati alle cronicità, garantire integrazione fra ospedale e territorio, un governo unitario del servizio ospedaliero, omogeneità dei servizi e contenimento dei costi amministrativi. Sono questi gli obiettivi della riorganizzazione dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari, che oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha approvato in via preliminare.
Ufficio Stampa Provincia, 16 dicembre 2016

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Autonomia: è il tempo di osare e non di rivendicare

La difficile transizione politica che coinvolge il Paese non può e non deve sfociare in un rigurgito di centralismo e conservazione e il fine della «governabilità» non può permettersi di sacrificare il processo delle riforme economiche e sociali. Il Trentino, grazie a un rapporto di cooperazione col Governo, è riuscito a «mettere in sicurezza» alcune importanti acquisizioni del proprio patrimonio autonomistico.
Alessandro Olivi, 14 dicembre 2016

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Governo, niente scossoni per il Trentino

Dal governo-fotocopia del governo Renzi, com’è già stato battezzato l’esecutivo Gentiloni, pochi scossoni in vista per l’autonomia trentina. Enrico Costa è stato confermato al ministero agli affari regionali e anche le partite-chiave in ballo sull’asse Trento-Roma restano presidiate dai ministri uscenti: Graziano Delrio ai trasporti e infrastrutture continuerà a gestire la trattativa sulla concessione all’A22 (mentre al neoministro Luca Lotti dovrebbe andare la delega al Cipe) e Beatrice Lorenzin alla sanità sarà chiamata a garantire l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza per il Centro di protonterapia.
"Trentino", 13 dicembre 2016

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Comunicato stampa della Coalizione del Centrosinistra Autonomista

L'esito del referendum del 4 dicembre scorso ha portato alle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e all’apertura di una crisi di Governo dai contorni fortemente incerti e problematici. Conscio della gravità del momento che sta vivendo l’Italia, responsabilmente il Presidente Mattarella - al quale va tutta la nostra stima ed il nostro sostegno - ha affidato l’incarico all’on. Gentiloni di formare il nuovo Governo.
Trento, 12 dicembre 2016

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Senza governo saltano tutti gli accordi

All’indomani del voto, il governo con il quale il Trentino aveva raggiunto una serie di importanti accordi non esiste più. Gli effetti non sono di poco conto: la scrittura del terzo Statuto di autonomia è rinviata a data da destinarsi, le nuove deleghe (giustizia, agenzie fiscali, ipotesi sui concorsi della scuola) scivoleranno nella migliore delle ipotesi in fondo all’agenda del prossimo esecutivo, il rinnovo senza gara della concessione autostradale di A22, se non sarà rimesso in discussione, di certo subirà un ritardo.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 6 dicembre 2016

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#REFERENDUM, reazioni e commenti in Trentino

«Non può esserci chi piange e chi festeggia», C. Bert, "Trentino", 6 dicembre 2016
Gilmozzi: «Questo è stato un voto su Renzi, non su Rossi, Olivi e l’autonomia», mette le mani avanti il segretario del Pd trentino Italo Gilmozzi. «Si conferma che come Trentino subiamo forte l’effetto nazionale. Alle Europee il Pd ha preso oltre il 40% dei voti, oggi abbiamo subito l’effetto contrario. Evidentemente anche qui si è catalizzato un certo malessere dei trentini».

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Sait, i lavoratori in Consiglio Provinciale. Dorigatti: "No ai licenziamenti". Olivi: "Socialmente inaccettabili"

Tutti in piazza Dante, tutti uniti i lavoratori del Sait che in 130 rischiano di rimanere a casa. Oggi c'è la seduta del Consiglio provinciale e la richiesta è quella di poter parlare con il presidente Bruno Dorigatti e con i consiglieri provinciali.
D. Baldo, 29 novembre 2016

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