TRENTO Le adesioni alla manifestazione «Il Brennero che unisce» crescono di ora in ora. Intanto ieri al Brennero ha manifestato la Lega per chiedere, al contrario del Pd, la chiusura delle frontiere. Domani una catena umana attraverserà il Brennero per unire simbolicamente Italia e Austria. Un’iniziativa nata dal Pd trentino che ha subito registrato una valanga di adesioni.
"Corriere del Trentino", 19 febbraio 2016
La decisione di chiudere le frontiere è un ritorno al passato. Ne è convinto il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti: «Oggi tutto questo viene messo frettolosamente in discussione e così le idee di sviluppo, di crescita solidale e di reciprocità rischiano di andare in frantumi, lasciando solo una pericolosa scia di conseguenze capaci di alimentare ulteriormente il demone dei nazionalismi e delle xenofobie».
"Trentino", 18 febbraio 2016
Un secco «no» ai muri, a quelle barriere che l’Austria ha deciso di ripristinare al Brennero e lungo gli altri passi di confine. Un «sì» convinto, invece, all’Europa e all’Euregio. Questo il senso dell’appello promosso e sottoscritto dai consiglieri regionali del Partito democratico, da esponenti del mondo sindacale, associativo e culturale, della società civile e da singoli cittadini.
V. Leone, "Corriere del Trentino", 18 febbraio 2016
Buongiorno a tutti,
L’appello contro la costruzione di una barriera al confine del Brennero che trovate di seguito è stato sottoscritto dai consiglieri regionali del Partito Democratico, da esponenti del mondo sindacale, associativo, culturale, della società civile, e da singoli cittadini.
Trento, 17 febbraio 2016
Grazie Presidente. Ringrazio i colleghi che sono intervenuti, hanno già illustrato ampiamente le motivazioni che ci hanno spinto ad assumere questa iniziativa. Sono lieto che ci sia un’ampia convergenza sulla valutazione preoccupata, preoccupatissima, della situazione che si è creata in Corea del Nord e sulla necessità di assumere delle misure.
Michele Nicoletti, 11 febbraio 2016
LEGGI il TESTO DELLA MOZIONE
«Non entro nel merito del disegno di legge». Ugo Rossi non commenta il secco «no» alla proposta Zeller arrivato dal governo per bocca del sottosegretario altoatesino Gianclaudio Bressa e non replica alle numerose critiche sollevatesi dentro e fuori la sua maggioranza sull’opportunità dell’iniziativa parlamentare in concomitanza con la nascita della Consulta.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 10 febbraio 2016
Anche il governo non sapeva nulla del disegno di legge Zeller con cui Arno Kompatscher, Ugo Rossi e i senatori di maggioranza intendevano anticipare almeno una parte della riforma dello Statuto di autonomia. «L’ho appreso dal vostro giornale» fa sapere il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa, che aggiunge: «Si tratta di un’iniziativa non destinata a produrre risultati, fuori regia».
T. Scarpetta, A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 9 febbraio 2016
Mentre la Consulta trentina per la riforma dello Statuto di autonomia ancora deve muovere i suoi primi passi, si apre uno scontro istituzionale sul disegno di legge costituzionale presentato dai senatori trentini e altoatesini della maggioranza - e concordato due settimane fa a Roma con i governatori Rossi e Kompatscher.
C. Bert, "Trentino", 8 febbraio 2016