Il Gruppo consiliare provinciale e il Partito Democratico del Trentino esprimono la piena soddisfazione per i risultati ottenuti ed augurano buon lavoro ai tanti sindaci e consiglieri, appartenenti o sostenuti dal PD, eletti al primo turno In un contesto caratterizzato da una preoccupante crescita dell’astensionismo, su cui anche il nostro partito è chiamato a fare una profonda riflessione e a mettere in campo modalità nuove di rapporto fra cittadini e politica, non si può che ribadire la conferma del ruolo del Pd del Trentino come primo partito della coalizione e garante della coesione della stessa. L’importanza della coalizione ha permesso in diversi comuni l’affermazione del progetto del centro sinistra autonomista.
Il nostro pensiero e il nostro impegno è dunque oggi diretto ai comuni e ai candidati sindaci chiamati alla prova del ballottaggio, affinché il risultato finale consegni a quelle amministrazioni guide forti ed autorevoli.
Adalberto Mosaner sarà il sindaco di Riva del Garda anche per i prossimi cinque anni. Gli elettori rivani gli hanno confermato la fiducia con numeri che non lasciano spazio ad interpretazioni, anche se non si può non sottolineare un significativo calo dell'affluenza, che per la prima volta nella storia della città è scesa sotto il 60% (il 57,7 per la precisione) per il voto alle comunali: cinque anni fa era al 65%. Che Mosaner fosse “condannato” a vincere era pacifico, le proporzioni dell'affermazione non erano facili da stabilire: ha sfiorato il 65%, quasi 10 punti in più rispetto al 2010.
G. Marcolini, "Trentino", 11 maggio 2015
La prudenza di Francesco Valduga e la grinta di Andrea Miorandi si affronteranno al ballottaggio che vale la poltrona di sindaco fino al 2020. E benché i dati non siano ancora completi al momento di andare in stampa, si capisce già che sarà uno scontro testa a testa, come già è apparso al primo turno. Valduga, appena arrivato al quartier generale dei civici, non canta vittoria anche se i dati gli assegnano un lieve vantaggio. «I dati sono un po’ frammentati, sembra che siamo davanti di poco» commenta a caldo.
«Renzi mi ha chiamato, si è complimentato ed era molto soddisfatto. Ha detto che in questo momento così difficile anche per l’astensionismo in tanta parte del Paese aver vinto al primo turno è un grande successo». A riferirlo è il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta (Pd), a cui il voto delle comunali di ieri ha consegnato il secondo mandato, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra autonomista. Ha portato a casa il 53,7% a fronte del 64,42% del 2009, quando in qualità di vicesindaco era arrivato già reggente dall’ottobre del 2008, perchè il suo predecessore, Alberto Pacher, era stato eletto in Provincia, dov’era diventato vicepresidente.
"L'Adige" online, 11 maggio 2015
Domenica 10 maggio 2015 si svolgerà l'elezione diretta del Sindaco, del Consiglio comunale e (a Trento e Rovereto) dei Consigli circoscrizionali.
Ogni elettore potrà votare nel proprio seggio indicato sulla tessera elettorale personale, che dovrà portare con sé assieme alla sua carta d’identità. ATTENZIONE! SI VOTA SOLO DOMENICA DALLE 7.00 ALLE 21.00!
Segnando con una croce il simbolo del PD (nei comuni dove il Pd si presenta con una sua lista), il voto va automaticamente anche al candidato sindaco che il PD sostiene.
A fianco del simbolo puoi scrivere fino a due preferenze: ti invitiamo a votare un uomo e una donna!
Ti ricordiamo che a TRENTO e ROVERETO le schede sono 2, quella gialla per il Comune e quella rosa per la circoscrizione!
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Ce la mette tutta per sconfiggere “la maledizione di Rovereto” visto che da quarant’anni a questa parte nessun sindaco è stato rieletto. E a dare una mano ad Andrea Miorandi, ricandidato sindaco del centrosinistra autonomista, è arrivato anche l’amico segretario del Pd e presidente del consiglio Renzi per stimolare i roveretani a costruire la vittoria di Miorandi «voto per voto...»
G. Rudari, "Trentino", 8 maggio 2015
«Sono i valori della giustizia e della libertà» scandisce Andreatta al microfono. E qui arriva l'affondo, all'indomani del comizio del leader del Carroccio come sempre infarcito di chiusure e pregiudizi verso immigrati e nomadi: «Che c'azzeccano Salvini e la Lega con tutto questo? E neanche Claudio Cia c'azzecca se si accompagna con queste persone. Noi abbiamo altri valori di fondo da cui partire per discutere progetti e proposte».
F. Gottardi, "L'Adige", 8 maggio 2015
La provocazione sulla “Bella Addormentata che solo il vero amore può risvegliare” di Giovanetti sull’Adige di domenica scorso mi ha incoraggiata a ritornare sulla concezione della politica che oggi ritengo essere l’unica capace di produrre frutti. Quelli così richiesti dai cittadini. Un’altra spinta me l’hanno data le immagini dei milanesi che con i loro amministratori hanno ripulito tutti insieme la città.
Lucia Fronza Crepaz, "L'Adige", 8 maggio 2015