In merito all’intervista che ho rilasciato ieri sul Trentino, intervengo qui per meglio spiegare alcuni suoi passaggi chiave con l’auspicio di chiarire, spero una volta per tutte, la mia posizione di segretaria provinciale del PD del Trentino e il ruolo degli organi dirigenti dello stesso. Senza ripercorrere gli ultimi mesi di attività politica che hanno avuto come risultato il successo del Partito Democratico del Trentino e della coalizione di centro sinistra autonomista, dove questa si è presentata compatta nella maggior parte dei comuni del Trentino, oggi ci troviamo a fare un ulteriore sforzo per affermare la nostra maggioranza nei quattro comuni dove non siamo riusciti a eleggere i nostri candidati sindaci al primo turno.
Giulia Robol, 14 maggio 2015
"Alla forza nazionale corrisponde una certa inadeguatezza dell'offerta a livello locale. Il rischio da cui dobbiamo guardarci come la peste è che dietro il consenso nazionale si scateni una guerra tra dirigenti per impossessarsi del brand vincente. L'esempio di Fi ci dice che quando l'immagine nazionale si sgonfia e il radicamento locale manca, tutto svanisce molto rapidamente. In Trentino da un po' di tempo si va avanti per forza d'inerzia, ricorrendo a un patrimonio d'idee accumulato nel passato".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 14 maggio 2015
Leggi l'articolo in pdf!
Dorigatti: "Bisogna partire dall'idea di società che abbiamo, perché se continuiamo a dire che le idee non contano più e c'è solo l'amministrazione, per quella vanno bene anche le liste civiche e si è visto. Il congresso definirà finalmente una linea politica". Manica: "Chi pensava si dovesse vivere del vento nazionale deve rifarsi i conti. La soluzione è una: bisogna radicarsi sul territorio con un gruppo dirigente in cui la gente possa riconoscersi. Lavis caso esemplare, a Mori si paga la scelta scellerata del Patt di andare con il centrodestra. A Storo, Brentonico e Rovereto paghiamo la litigiosità interna".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 maggio 2015
Leggi l'articolo in pdf!
Il primo partito a Lavis è il Pd, premiato domenica dagli elettori con ben 1.198 voti, ovvero, più del 30% rispetto alle altre liste; con un rapporto di forza che garantisce 6 consiglieri sui 18 eletti. Il segretario locale, Luca Paolazzi, anche alla luce del risultato personale (229 preferenze, è il più votato), non nasconde la soddisfazione.
«Come si fa a raccogliere 475 preferenze e diventare il consigliere più votato nella storia di Riva? A dire il vero non so. Mi verrebbe da dire lavorando quotidianamente al servizio dei cittadini, con passione e serietà, e rimanendo sempre sé stessi. E' la politica dei piccoli passi ma continui, l'opposto di quella delle bottiglie di vino». Alessio Zanoni, classe 1967, di professione bancario, assessore uscente e segretario del Pd, domenica ha fatto incetta di voti mettendo a segno la migliore prestazione di sempre di un candidato consigliere comunale in una tornata elettorale in Busa.
G. Marcolini, "Trentino", 14 maggio 2015
MORI - I tempi per siglare accordi elettorali stringono: a Mori la coalizione del candidato sindaco Cristiano Moiola, che parte in svantaggio con i voti, cerca nuovi alleati. Ieri sera c'è stato il primo incontro con gli esponenti del Carroccio, un momento informale, lontano dalle sedi dei rispettivi partiti, per trovare la convergenza sui punti fondamentali del programma. Di fronte a questo matrimonio, però, il Pd avverte: se ci sarà l'apparentamento si solleverà un problema politico in Giunta provinciale. Parola dell'assessore Alessandro Olivi che ha già fatto intendere agli alleati di essere sul piede di guerra.
L. Galassi, "L'Adige", 14 maggio 2015
Come si attraversa il deserto? Ma sarà lunga? Cinque anni di cammino per il Pd di Mezzolombardo e per la lista civica «Uniti per Mezzolombardo». Il risultato del voto è stato negativo. Tuttavia, ci sono anche le provvide sventure. Sacha De Carli, segretario del partito locale, vuole ripartire dalla consapevolezza del gruppo composto.
A. Longo, "L'Adige", 14 maggio 2015
VOLANO - «Il paese aveva voglia di cambiamento». Maria Alessandra Furlini ne è sicura e non nega la soddisfazione per la vittoria raggiunta con il 57,2% (1023 voti). La nuova sindaca di Volano vince e convince e con la sua coalizione di centrosinistra sgretola il Centro Autonomista Popolare, da ben 25 anni alla guida del paese e questa volta affidato al candidato sindaco Rudi Pasquali.
"L'Adige", 12 maggio 2015