Comunali pagina 14

#CLES - «Rimango in consiglio a fare opposizione»

«Sono stata votata anch'io, e per rispetto di chi mi ha dato fiducia non lascio il consiglio comunale». Lo ha detto Maria Pia Flaim intervenendo ieri alla conferenza stampa della coalizione che l'ha sostenuta nella recente campagna elettorale. «Coalizione che rimarrà coesa, salda ed attiva anche sui banchi dell'opposizione seppure con i tre gruppi distinti (Pd, Gruppo Civico di Centro e Ascoltiamo Cles) così come era stata nei cinque anni in cui abbiamo guidato il comune», ha sottolineato l'ex prima cittadina.
"Trentino", 17 maggio 2015

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"Se non ci diamo un progetto comune il Trentino sarà dei comitati elettorali"

"Se ci limitiamo ad occuparci della partecipazione, senza trasmettere un progetto politico di coalizione, il centrosinistra rischia di restare intrappolato. Se non si ha uno sguardo all'orizzonte e non si spiega agli elettori perché si fanno le cose, se non ci sono più destra e sinistra, coltiviamo il brodo in cui facciamo crescere un civismo più populista che popolare". Sul PD: "Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo limitarci a fare i cani da guardia degli altri, accontentandoci di governare i comuni: dobbiamo uscire dalla subalternità".
A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 15 maggio 2015
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Insieme e uniti faremo la differenza!

Carissimi tutti del Partito Democratico Trentino,
la generosità è stata sicuramente un valore aggiunto di questa campagna elettorale. Generosità nel dare la disponibilità, nel metterci la faccia, nel lavorare per crescere insieme e per portare alle nostre città la nostra proposta politica.
Dovunque l’impegno è stato grande, pur con luci ed ombre nei risultati e ne dovremmo parlare per capire come migliorare, soprattutto come recuperare quel 47% di cittadini, specie i giovani che non si è fatto trovare.

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Per una nuova visione di società

In merito all’intervista che ho rilasciato ieri sul Trentino, intervengo qui per meglio spiegare alcuni suoi passaggi chiave con l’auspicio di chiarire, spero una volta per tutte, la mia posizione di segretaria provinciale del PD del Trentino e il ruolo degli organi dirigenti dello stesso. Senza ripercorrere gli ultimi mesi di attività politica che hanno avuto come risultato il successo del Partito Democratico del Trentino e della coalizione di centro sinistra autonomista, dove questa si è presentata compatta nella maggior parte dei comuni del Trentino, oggi ci troviamo a fare un ulteriore sforzo per affermare la nostra maggioranza nei quattro comuni dove non siamo riusciti a eleggere i nostri candidati sindaci al primo turno.
Giulia Robol, 14 maggio 2015

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"Coalizione vincente, ma servono idee nuove. L'Upt si avvicini al PD"

"Alla forza nazionale corrisponde una certa inadeguatezza dell'offerta a livello locale. Il rischio da cui dobbiamo guardarci come la peste è che dietro il consenso nazionale si scateni una guerra tra dirigenti per impossessarsi del brand vincente. L'esempio di Fi ci dice che quando l'immagine nazionale si sgonfia e il radicamento locale manca, tutto svanisce molto rapidamente. In Trentino da un po' di tempo si va avanti per forza d'inerzia, ricorrendo a un patrimonio d'idee accumulato nel passato".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 14 maggio 2015
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PD: "Il vento del nazionale non basta”

Dorigatti: "Bisogna partire dall'idea di società che abbiamo, perché se continuiamo a dire che le idee non contano più e c'è solo l'amministrazione, per quella vanno bene anche le liste civiche e si è visto. Il congresso definirà finalmente una linea politica". Manica: "Chi pensava si dovesse vivere del vento nazionale deve rifarsi i conti. La soluzione è una: bisogna radicarsi sul territorio con un gruppo dirigente in cui la gente possa riconoscersi. Lavis caso esemplare, a Mori si paga la scelta scellerata del Patt di andare con il centrodestra. A Storo, Brentonico e Rovereto paghiamo la litigiosità interna".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 maggio 2015
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#LAVIS - Il Pd “potenziato” ora batte cassa

Il primo partito a Lavis è il Pd, premiato domenica dagli elettori con ben 1.198 voti, ovvero, più del 30% rispetto alle altre liste; con un rapporto di forza che garantisce 6 consiglieri sui 18 eletti. Il segretario locale, Luca Paolazzi, anche alla luce del risultato personale (229 preferenze, è il più votato), non nasconde la soddisfazione.

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#RivadelGarda - Il più votato ALESSIO ZANONI: «I 475 voti? Lavoro, passione e coerenza»

«Come si fa a raccogliere 475 preferenze e diventare il consigliere più votato nella storia di Riva? A dire il vero non so. Mi verrebbe da dire lavorando quotidianamente al servizio dei cittadini, con passione e serietà, e rimanendo sempre sé stessi. E' la politica dei piccoli passi ma continui, l'opposto di quella delle bottiglie di vino». Alessio Zanoni, classe 1967, di professione bancario, assessore uscente e segretario del Pd, domenica ha fatto incetta di voti mettendo a segno la migliore prestazione di sempre di un candidato consigliere comunale in una tornata elettorale in Busa.
G. Marcolini, "Trentino", 14 maggio 2015

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