#VOLANO - "Qui per lavorare insieme"

VOLANO - Tre donne e due uomini in giunta. Questa la scelta della neo sindaca di Volano Maria Alessandra Furlini . Martedì sera, nell'affollata sala consiliare, si è insediata la civica assemblea, la prima di questa legislatura. Ed è balzata subito agli occhi la forte componente femminile del nuovo consiglio: ben sette scranni su 18 si tingono di rosa.
"L'Adige", 29 maggio 2015


E sarebbero state otto le consigliere se non si fosse dimessa Angela d'Alessandro, alla quale ieri è subentrato il primo dei non eletti, Gianni Malesardi. Dopo il giuramento, la nuova sindaca che con le due liste Pd e la civica «Rinnoviamo Volano» (57% di consensi) aveva sbaragliato gli avversari del Centro autonomista popolare, ha salutato il consiglio con un sentito discorso rimarcando l'importanza di un clima sereno e collaborativo tra maggioranza e opposizione. Poi, la nomina della giunta. Maria Alessandra Furlini, espressione del Pd, terrà per sé le competenze in materia di urbanistica, edilizia, patrimonio, servizi pubblici e pari opportunità. Il vicesindaco sarà Walter Ortombina, leader di «Rinnoviamo Volano». Per lui, oltre alla carica di vice, anche l'assessorato ai lavori pubblici, mobilità, arredo urbano e personale. L'altro uomo in giunta è Davide Nicolussi Moz , più votato della lista del Pd, e segretario uscente del Pd dell'Alta Vallagarina. Sarà assessore al bilancio, industria, artigianato, commercio, turismo e attività culturali. La legge regionale sulla rappresentanza di genere (arrotondata per eccesso), porta due assessore nell'esecutivo: Carla Raffaelli, Pd, si occuperà di montagna, sport, politiche famigliari e attività sociali e Cristina Zandarco , RV, sarà assessora all'agricoltura e promozione del territorio, a vigili del fuoco, ambiente e comunicazione.
Capogruppo della lista Pd sarà Katia Calavin, per Rinnoviamo Valerio Consolati. Novità assoluta per Volano, oltre all'aumento dei consiglieri da 15 a 18, è stata la nomina del presidente del consiglio. Per coprire l'incarico è stata scelta Anna Tovazzi (Pd), che martedì sera in qualità di consigliera più anziana aveva condotto la prima seduta; il vicepresidente è invece Marco Boschi. Due scelte, queste, accolte all'unanimità dal consiglio comunale e da un forte applauso del pubblico. «Un segnale - spiega la sindaca Furlini - di apertura e coinvolgimento nei confronti della minoranza. Tutti gli eletti sono qui perché animati da spirito di dedizione. Buon lavoro». Per il «Centro autonomista popolare», il capogruppo sarà l'ex candidato sindaco Rudi Pasquali. Assieme a lui, l'opposizione di Francesco Mattè, Maria Teresa Voltolini, Marco Boschi, Paola Boschi e Marco Battistotti.

 

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VOLANO – Dopo 25 anni di governo di centrodestra, dal 10 maggio Volano ha una Giunta di centrosinistra. Maria Alessandra Furlini (detta Sandra) è la nuova sindaca di Volano, eletta con il 57,2% di voti, sostenuta da una coalizione formata da una lista Pd e dalla civica Rinnoviamo Volano. Sandra Furlini è geometra (lavora per il comune di Rovereto), ha 59 anni, un marito e due figlie e da anni è attiva nella politica locale. Con tre assessore donne, la sua sarà forse la Giunta più “rosa” del Trentino. Martedì prossimo ci sarà il primo consiglio comunale, con la convalida degli eletti e l’intenzione è quella di nominare anche il Presidente del consiglio comunale, dato che Volano ha superato la soglia dei tremila abitanti. E anche questa carica sarà affidata a una donna. Di seguito l’intervista a Sandra Furlini.

Quali motivazioni l’hanno spinta ad entrare in politica?

Anni fa sono stata consigliera comunale nelle liste civiche del paese, tra le fila della minoranza. Politicamente appartengo al Partito Democratico di Volano. Per le elezioni di quest’anno mi è stato proposto di candidarmi e ho accettato, appoggiata da una coalizione di due liste formata dalla minoranza uscente. Dopo 25 anni di governo del centrodestra, il nostro è stato un risultato che ha dato davvero un segnale importante, di cambiamento, dopo tanto tempo. E, di nuovo, come tanti anni fa, a fare il sindaco è una donna.

Cosa significa essere donna ed essere impegnata in prima linea nelle istituzioni? In questo momento di crisi il sindaco è sempre più punto di riferimento, crede che una donna abbia più empatia rispetto ai problemi?

Ci sono sensibilità diverse sui problemi sociali. Questo lo vedo anche nel mio lavoro: sono geometra, mi occupo quindi di aspetti più tecnici, di ambito ancora più maschile che femminile, e anche lì credo di riuscire a portare una visione diversa delle cose. Riguardo ai problemi concreti di una comunità, forse una donna può portare una sensibilità in più sulle problematiche sociali, perché le donne per natura sono più empatiche e abituate ad affrontarli tutti i giorni in prima persona all’interno della famiglia. Sono sicura che riusciremo ad occuparci di queste problematiche in maniera egregia grazie all’assessora che abbiamo un Giunta. Io ho tenuta per me una competenza di tipo prettamente urbanistico, visto che per via del mio percorso lavorativo ho affinato questo tipo di conoscenze del bene comune.

Cosa ne pensa del ddl regionale (ora fermo) sulla parità di genere, che introdurrebbe la doppia preferenza nella legge elettorale per i comuni del Trentino? Può rappresentare oppure no un modo per risolvere il problema della parità di genere e della ancora scarsa presenza delle donne in politica?

Al di là della polemica che c’è stata – e sono mancati anche i voti della sinistra – credo sia una questione da affrontare. Io, durante la campagna elettorale, sono andata personalmente a cercare le donne di Volano disposte e candidarsi e non è stato facile. Perché la politica richiede impegno e le donne spesso sono assorbite dal lavoro e dalla famiglia, insomma, da problemi quotidiani e concreti. Ho sempre ringraziato, quindi, quegli uomini che hanno deciso di sostenere le loro mogli o compagne nelle loro scelte politiche, è anche grazie a loro se le donne oggi riescono a prendersi il tempo da dedicare alla cosa pubblica. Io che sono riuscita a portare tante donne in lista, per la formazione della Giunta mi sono poi scontrata con una legge regionale che impone una rappresentanza di genere ponderata in base ai rapporti presenti in consiglio e arrotondata per eccesso. E in consiglio le donne sono otto su diciotto, quasi la metà. Rimane nel dubbio il discorso delle competenze, ma sono certa che le mie assessore impareranno e sapranno fare bene. L’impegno della politica è anche questo e giustamente lo si mette in conto.

Allargando lo sguardo alla vostra attività politica e amministrativa, quali sono le necessità che la nuova Giunta da lei guidata si troverà ad affrontare?

Abbiamo promesso che il primo provvedimento sarà la riduzione dei compensi ed è quello che faremo, perché i tempi sono duri, la situazione è difficile e noi vogliamo dare un segnale di sostegno forte. La riduzione sarà del 30% e con questo faremo un “fondino”, da usare per interventi di vario tipo sul territorio a sostegno di tante attività. È un segnale decisamente controcorrente. Importante per noi sarà anche istituire una commissione sulla cultura. Nel nostro comune abbiamo 57 associazioni che finora non hanno mai potuto lavorare in maniera coordinata e condivisa. Cercheremo così di fornire una progettualità alle tante a appassionate risorse culturali del paese. Un’esigenza da tempo dibattuta in consiglio comunale quando eravamo in minoranza, ma mai affrontata. Ora è tempo di farlo, non solo in ambito culturale, ma anche sportivo, per condividere progetti e metodi di lavoro e suddividere bene le poche risorse del Comune.