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4 milioni per imprese di giovani o donne nel segno dell'innovazione

Nuova imprenditorialità femminile, giovanile (fino a 35 anni) e a carattere innovativo: sono queste le coordinate che orientano un nuovo bando approvato oggi dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro. 
Ufficio Stampa Provincia, 3 novembre 2016

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Donne e lavoro, è ancora tutto in salita

C’è l’insegnante che dopo anni di precariato ha finalmente vinto l’agognato posto fisso, ma è a 80 chilometri da casa, e con due figli piccoli non vede altra soluzione che chiedere il congedo parentale. E c’è la mamma single che deve rientrare al lavoro nell’ente pubblico dopo la maternità e non sa come tenere insieme 8 ore di lavoro (con turni che iniziano anche di prima mattina) con le esigenze di due bambini. 
S. Mattei, "Trentino", 18 ottobre 2016

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Nuovo bando da 4 milioni per sostenere l'imprenditorialità innovativa

Una nuova misura per sostenere i giovani imprenditori e l'iniziativa femminile, che accentua ancora maggiormente, rispetto al passato, l'importanza dell'innovazione: questo in sintesi il contenuto del Bando approvato oggi in via preliminare dalla Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi. 
Ufficio Stampa Provincia, 7 ottobre 2016

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Doppia preferenza il ddl slitta a gennaio

Come ampiamente annunciato, i tre giorni di dibattito in aula sul ddl Maestri-Bezzi sulla doppia preferenza di genere si sono chiusi ieri con un nulla di fatto. Il disegno di legge, così com’è (parità di genere 50-50 nelle liste e due preferenze a disposizione degli elettori, la seconda di genere diverso dalla prima, pena la sua invalidità) non approderà da nessuna parte.
C. Bert, "Corriere del Trentino", 7 ottobre 2016

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Doppia preferenza, mediazione lontana. Maestri: «Io non cederò alla terza preferenza»

Torna da domani in aula (per tre giorni) la legge Bezzi-Maestri sulla doppia preferenza di genere alle elezioni provinciali, che prevede che su due preferenze espresse, la seconda debba essere di genere diverso dalla prima (pena la sua invalidità). Maestri:  «Non ho alcuna intenzione di cedere, né di votare una legge che non preveda la doppia preferenza di genere. Fedele, come sempre, ad un impegno». 
C. Bert, "Trentino", 3 ottobre 2016

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Donne, uomini e istituzioni

Il dibattito pubblico apertosi, anche su questo giornale, in occasione della presentazione del ddl di modifica della legge elettorale provinciale vigente sta portando alla luce, contemporaneamente, paure e speranze. È noto a tutti che la proposta di riforma deriva dalla triste consapevolezza di quanto le donne, che pure rappresentano anche in Trentino il 51% della popolazione, siano scarsamente presenti all'interno delle istituzioni.
Donata Borgonovo Re, "Trentino", 23 settembre 2016

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Superare i pregiudizi e gli stereotipi

Ho letto l'intervento di Gubert, inerente la legge elettorale provinciale e la previsione di inserire la doppia preferenza di genere. La previsione di legge non è antidemocratica, giacché una sentenza della Corte Costituzionale, la n. 49 del 2003, ha definito le quote di genere una misura necessaria per un riequilibrio della rappresentanza. Tra l'altro nel resto d'Italia la doppia preferenza di genere è una realtà non contestata più da alcuno!
Luigi Olivieri, 22 settembre 2016

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Maestri: «Tradito un patto elettorale»

Quando dice che «si sta tradendo un patto elettorale» Lucia Maestri (Pd), prima firmataria del ddl sulla doppia preferenza di genere insieme a Giacomo Bezzi (Fi), si riferisce alla posizione espressa da Mauro Gilmozzi a nome dell’Upt al vertice di maggioranza di lunedì.
C. Bert, "Trentino", 21 settembre 2016

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