mobilità e trasporti pagina 23

#VALDASTICO - Manica: «Sulla Valdastico non si tratta»

 «Sulla Valdastico non ci sono margini di mediazione, quest’opera è la discriminante di un modello di sviluppo della nostra terra e su questo non si retrocede». Alessio Manica, capogruppo provinciale del Pd, chiarisce al Trentino quello che in questi giorni qualcuno in maggioranza ha solo sussurrato, di fronte all’accelerazione della giunta Rossi che per la prima volta ha deciso di sedersi al tavolo con il Veneto.
C. Bert, "Trentino", 6 luglio 2015

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#VALDASTICO - Dalla Provincia più chiarezza

Come rappresentante delle istituzioni non posso che prendere per buona la versione ufficiale della Provincia di Trento, rispetto al tema Valdastico: «non è cambiato nulla, aderire a un tavolo di lavoro sul tema generale della mobilità tra Veneto e Trentino era un atto dovuto, ma sulla Valdastico la posizione era e rimane contraria. E senza l'intesa con il Trentino, l'opera non si può fare».
Luca Zeni, "L'Adige", 6 luglio 2015

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#VALDASTICO - Brugnara: "Pirubi? Interessi di lobby"

Egregio direttore,
chiedo gentilmente uno spazio per intervenire, nel ruolo di consigliere comunale del capoluogo, sull’ipotesi di nuova autostrada Valdastico Nord (con sbocco in Trentino con un mix  di gallerie-svincoli-viadotti-bretelle), idea vecchia di 40 anni che ha ripreso vigore per l’insistenza della Regione Veneto e del suo governatore Zaia e della potente lobby A4 Holding SpA (già Autostrada Brescia Verona Vicenza) presieduta dal sindaco di Verona Tosi. Un’idea che ritengo dannosa e inutile per il Trentino e per il capoluogo. Di seguito espongo alcune considerazioni.
Intervento sulla Valdastico di MICHELE BRUGNARA inviato ai quotidiani, 5 luglio 2015

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#VALDASTICO - Olivi critica Zaia e Tosi: «Senza l'intesa con noi, l'opera non si può fare»

«Prima Zaia e poi Tosi forzano clamorosamente modi e tempi di un confronto per il quale danno per scontato un risultato che non lo è affatto». Alessandro Olivi smorza gli entusiasmi dei veneti sulla Valdastico.
"L'Adige", 3 luglio 2015

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COMUNICATO STAMPA - Il Gruppo consiliare provinciale del PD del Trentino in merito alla Valdastico

Di fronte alla periodica riemersione della questione “Valdastico” nel dibattito politico e giornalistico, locale e nazionale, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino ribadisce la propria netta, antica e fondata contrarietà per un’opera infrastrutturale costosa, inutile e dannosa. Un progetto autostradale trito e inadeguato, incoerente con l’obiettivo di spostare il traffico su rotaia e che - significativamente - il programma di governo della coalizione di “Centrosinistra autonomista” non prevede. Un'idea bocciata, nelle versioni fino ad oggi conosciute, non da posizioni ideologiche ma dai numeri.
Trento, 29 giugno 2015

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#VALDASTICO - Andreatta: "Una scelta che non condivido"

«Per noi è sempre stato decisivo e strategico l'impegno sulla ferrovia. Lo ribadiamo anche adesso: è prioritario il potenziamento dell'asse ferroviario, tanto che nel 2009 in Consiglio comunale votammo il raddoppio dei binari». È chiaro che con questa premessa il sindaco di Trento fa fatica ad accettare questo improvviso cambio di idea e di marcia della Provincia riguardo la Valdastico.
D. Battistel, "L'Adige", 1 luglio 2015

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#VALDASTICO - i dubbi del capoluogo

«Una decisione sulla Valdastico prima o poi la si dovrà pur prendere, ma stavolta si è partiti con il piede sbagliato». Tra l'ipotesi di una nuova bretella con sbocco a Trento sud e il possibile spostamento ad ovest dell'asse autostradale, all'assessore comunale ai lavori pubblici e viabilità Italo Gilmozzi è venuto il mal di pancia: il progetto del tracciato con sbocco nel capoluogo l'ha appreso dall'Adige. «Sarebbe stato opportuno che l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi ne parlasse prima con la giunta comunale - evidenzia - Non entro nel merito del progetto proprio perché non ne sappiamo nulla. Dico solo che si è scelto un metodo che non porterà ad un confronto sereno».
M. Viganò, "L'Adige", 28 giugno 2015

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#TRENTO - «Ora decidere sulla dorsale nord - sud»

Che la stagione delle grandi opere e del «governare è asfaltare» fosse finita ce ne eravamo accorti ormai tutti. Quindi fare l'assessore ai lavori pubblici in momenti del genere non è facile. Forse per questo che in un momento così delicato il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto confermare in questo ruolo strategico la persona di cui probabilmente si fida di più dentro la giunta, Italo Gilmozzi.
Il quale forte di un risultato personale molto buono (terzo più votato e 167 voti guadagnati rispetto al 2009) si è visto aggiungere alle deleghe già di sua competenza anche la mobilità.
D. Battistel, "L'Adige", 3 giugno 2015

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