mobilità e trasporti pagina 20

#VALDASTICO Nord, addio all'autostrada

Non ci sarà un’autostrada Valdastico Nord per collegare Piovene Rocchette al Trentino. Ci sarà - forse - una soluzione viaria diversa da quella fin qui ipotizzata e che da decenni oppone Veneto e Trentino: un progetto di «collegamento tra viabilità ordinarie», ovvero di strade extraurbane, tra la statale della Valsugana e la statale del Brennero.
C. Bert, "Trentino", 10 febbraio 2016

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#ROVERETO - Via Tartarotti, coro di no alla riapertura

In largo Foibe, all’ombra del gazebo del Pd, che ha organizzato anche una raccolta di firme prende forma la protesta contro il provvedimento della giunta Valduga di riaprire al traffico la parte di via Tartarotti prima interdetta alle auto: gli aggettivi che ricorrono con più frequenza sono anacronistico, contraddittorio, impopolare.
"Trentino", 7 febbraio 2016

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Trentino-Veneto, i due piani del governo. No alla Valdastico, al massimo una bretella

Le soluzioni sono due. E nessuna delle due prevede, alla fine, la costruzione dell’autostrada Valdastico. Con il trascorrere del giorni, le carte del governo nel dossier dei collegamenti tra il Trentino e il Veneto sono sempre meno coperte. Il teorema della Pirubi non è ancora risolto, ma l’impostazione del problema è radicalmente cambiata. 
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 20 gennaio 2016

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A22 e Valdastico. Il paradosso

Il rinnovo della concessione all'A22 è una buona notizia, perché lascia alle Istituzioni dell'Autonomia il controllo di una importante infrastruttura, e del suo impatto sul territorio, nonchè il controllo delle risorse economiche che comunque ne derivano. Che l'A22 si trasformi in una società interamente pubblica è un'altra notizia positiva, dopo una stagione all'insegna delle privatizzazioni come scelta spacciata come l'unica per garantire efficienza e modernizzazione.
Roberto Pinter, "L'Adige", 16 gennaio 2016

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#ROVERETO - Il Pd contro le scelte su strade e uffici

Se la giunta Valduga si affanna a insistere con la necessità di una tangenziale, per risolvere i problemi di attraversamento nord sud della città, il Partito democratico va in tutt'altra direzione. In una nota inviata dal segretario Roberto Pallanch a nome del circolo del Pd, i democratici bollano questi sforzi parlando di «opere faraoniche» e portano all'attenzione un dato: Rovereto è il luogo del Trentino dove meno si usano i mezzi pubblici.
"L'Adige", 17 gennaio 2016

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Il Pd: «Senza binari un’altra Lavis»

A poco più di una settimana dal deposito della sentenza del Tar, che ha sbloccato il progetto d'interramento della ferrovia Trento-Malé a Lavis, il circolo locale del Pd divulga un'informativa, con lo scopo di chiarire ancora una volta l'importanza del progetto.
"Trentino", 17 gennaio 2016

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Un sì convinto alla funicolare

Come amministratore della città di Trento accolgo positivamente la decisione della Giunta provinciale di inserire nel Piano degli investimenti dei trasporti 2014-2018 il progetto di collegamento tra fondovalle e collina est con un sistema di trasporto pubblico in sede propria, appetibile, efficace, ecologico e alternativo all'auto privata.
Michele Brugnara, "L'Adige", 12 novembre 2015

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#TRENTO - Stazione all’ex Sit e polo espositivo in Destra Adige «Nucleo centrale dell’azione della legislatura»

TRENTO L’immagine l’ha disegnata Alessandro Andreatta: «Ricordo ancora una delle prime tavole portate a Trento dall’architetto catalano Joan Busquets. In quel piano, si prevedeva lo spostamento della stazione delle autocorriere, permettendo così alla badia di San Lorenzo di recuperare il giusto spazio». Un «sogno» che in parte, nei prossimi anni, potrebbe diventare realtà. Niente interramento della ferrovia e creazione del tanto discusso boulevard , sia chiaro: ma lo spostamento della stazione potrebbe in effetti essere realizzato. 
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 24 ottbre 2015

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