
Quando presentammo il nostro ddl per contenere gli affitti turistici brevi (che partiva dalle riflessioni di Alta Tensione Abitativa - movimento dal basso di Venezia - che aveva ispirato anche il ddl toscano) molti in Commissione e in Aula sostennero che si stavano invadendo le competenze civilistiche dello Stato e che si limitava la libera iniziativa privata. Oggi la Consulta sancisce che non è così: avevamo ragione noi!
Trento, 16 dicembre 2025
La sentenza della Corte Costituzionale di oggi sulla legge 61/2024 della Toscana riconduce la possibilità di limitare la questione degli affitti turistici brevi alla competenze sul turismo, sul governo del territorio, propria delle Regioni, respingendo tutte le questioni sollevate dallo Stato che riteneva invece la questione civilistica. Le Regioni sono titolate quindi - come prevedevamo noi nel nostro ddl - a dare ai Comuni la potestà amministrativa di limitare gli affitti turistici brevi, attraverso autorizzazioni, limitazioni e divieti, ai fini, come prevede la legge toscana, di “garantire un’offerta sufficiente ed economicamente accessibile di alloggi destinati alla locazione a lungo termine”.
Si stabilisce quindi indirettamente la preminenza dell'utilità sociale dell'abitare rispetto all’interesse economico del turismo e si riconosce che sono i Comuni, attraverso il loro potere regolatorio, a poter garantire che questo sia riconosciuto, rimettendo al centro il diritto all'abitare, soprattutto nei Comuni ad alta tensione abitativa o pressione turistica. Esattamente quello che sostenevamo noi! Allora torneremo presto ad affrontare la questione in Consiglio.
cons. Paolo Zanella
Gruppo PD del Trentino