
Grazie a un emendamento delle minoranze in assestamento di bilancio di luglio venivano stanziati, per l’anno 2025, 400.000 euro al fine di “aderire a iniziative promosse dal Governo nazionale in ambito nazionale e internazionale volte a fronteggiare l'emergenza umanitaria in atto nella striscia di Gaza, valutando anche eventuali iniziative volte all'accoglienza di famiglie provenienti dal territorio interessato” in coerenza con i punti 6 e 7 della mozione n. 60 del 5 giugno scorso (a firma PD).
Paolo Zanella, 21 novembre 2025
Con i punti 4 e 5 del voto n. 3 del 9 settembre si è dato ulteriore impulso a questi impegni, chiedendo al Governo di attivare programmi umanitari a cui agganciarsi e dando disponibilità ad accogliere in Trentino persone palestinesi uscite dalla Striscia di Gaza con evacuazioni sanitarie.
Nella domanda a risposta immediata posta dal sottoscritto in Aula sul tema, l’assessore Gottardi rispondeva che erano in corso interlocuzioni con la Comunità di Sant'Egidio, che per conto del Governo italiano si occupa di accoglienza delle persone provenienti dalla Striscia di Gaza a seguito della procedura di evacuazione effettuata direttamente dal Governo, valutando l’ipotesi di accogliere nuclei familiari in Trentino selezionati sulla base dei bisogni sanitari e che si era in attesa di avere, da parte della stessa Comunità di Sant’Egidio la stima delle persone da accogliere e dei costi.
Dopo un mese e mezzo, sembra che quell’ipotesi non sia concretizzabile e attualmente non si sia aperta - o meglio che addirittura non si riesca a percorrere - nemmeno l’altra strada prevista dal citato art. 52, ossia l’invio di aiuti umanitari per il tramite del Governo, poiché al momento non risultano operazioni umanitarie italiane in corso.
Sarebbe un delitto non utilizzare le risorse stanziate per gli aiuti, considerato il permanere della drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e la necessità nonché l’urgenza delle evacuazioni sanitarie.
Con un'interrogazione chiediamo alla Giunta ci chiarire: