
Il prossimo Festival della Famiglia, edizione 2025, finisce sotto la lente di ingrandimento. La Consigliera Francesca Parolari del PD e il Consigliere Michele Malfer di Campobase hanno presentato un'interrogazione sollevando forti perplessità sull'organizzazione e, in particolare, sull'incremento esponenziale dei costi a fronte di un programma ridotto rispetto alle edizioni precedenti.
Francesca Parolari - Michele Malfer, 18 novembre 2025
L'interrogazione mette in luce il balzo della spesa complessiva che raggiunge quasi 212.000 euro, una cifra più di quattro volte superiore rispetto alle edizioni precedenti, il cui budget non superava i 50.000 euro. Le edizioni passate avevano, tra l'altro, una durata quasi doppia e un numero maggiore di eventi.
La Giunta ha incaricato Trentino School of Management (TSM) dell'organizzazione per 167.800,00 Euro , a cui si aggiungono 47.821,31 Euro per la promozione gestita dall'ufficio stampa della PAT. I Consiglieri chiedono le ragioni della scelta della esternalizzazione, oltre all’aumento massivo dei costi, considerata la riduzione del format.
Proprio rispetto al format i Consiglieri notano come l'attuale edizione, dopo lo stop del 2024, appaia replicabile in qualsiasi altro territorio mancando il racconto dei processi di innovazione del Trentino, e con attività laboratoriali che, pur di qualità, "sembrano più un riempitivo", a dispetto di quanto promesso.
Altra promessa mancata pare essere quella di integrare le politiche familiari con quelle giovanili.
Viene infine evidenziato il notevole ritardo nella promozione dell'evento, che sta avvenendo "a ridosso dell'inaugurazione", contrariamente al passato, quando l'evento lancio veniva presentato in primavera.
I Consiglieri attendono ora una risposta puntuale dalla Giunta provinciale per chiarire le scelte organizzative ed economiche che hanno portato a un Festival della Famiglia così costoso e apparentemente meno radicato nella realtà trentina.