I consultori familiari non sono semplici servizi, ma presidi di comunità: questo è il cuore della mozione presentata ieri dalla consigliera Mariachiara Franzoia, condivisa con la giunta e approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale di Trento. La decisione riflette l’impegno condiviso delle istituzioni nel riconoscere e rafforzare un sistema di supporto fondamentale per tanti cittadini, spesso silenzioso ma presente nei momenti più delicati.
Trento, 11 settembre 2025
La proposta nasce dalla consapevolezza delle fragilità crescenti che interessano tutte le fasce d’età – dai giovani agli anziani – e che si manifestano sul piano psicologico, educativo, relazionale e familiare. In questo contesto i consultori, attivi in Trentino da quasi cinquant’anni, hanno dimostrato di essere presidi preziosi non solo per l’assistenza sanitaria, ma anche per l’accompagnamento psicologico e sociale, grazie a un approccio multidisciplinare e alla loro presenza capillare sul territorio.
“Il benessere sociale, familiare e personale deve essere una priorità”, spiega Mariachiara Franzoia. “I consultori sono luoghi capaci di intercettare i bisogni, offrire accoglienza e orientamento, costruire reti di sostegno. Con questa mozione chiediamo di rafforzarli e renderli sempre più accessibili a tutta la cittadinanza”
La mozione impegna dunque la Giunta a potenziare e valorizzare questi servizi, incrementando il numero delle sedi, rafforzando le équipe professionali e rendendo gli orari più omogenei e accessibili. Particolare attenzione viene rivolta al disagio giovanile e alla salute delle donne, con l’obiettivo di ampliare le prestazioni offerte e garantire una presa in carico tempestiva ed efficace. Centrale è anche l’esigenza di far conoscere maggiormente i consultori alla cittadinanza, utilizzando strumenti di comunicazione tradizionali e digitali per raggiungere tutte le fasce della popolazione, in particolare i più giovani.
I Consultori svolgono da decenni un ruolo di grande rilievo nella vita sociale e sanitaria del Trentino. Essi operano attraverso équipe multidisciplinari – composte da ostetriche, infermieri, psicologi, assistenti sociali, ginecologi, operatori socio-sanitari – che intervengono con competenza accanto al singolo, alla coppia e alla famiglia.
Non si tratta solo di assistenza sanitaria: i consultori rappresentano un punto di riferimento per la prevenzione primaria, promuovendo salute riproduttiva, maternità e paternità consapevoli, tutela dell’infanzia e benessere psicologico. Si attivano anche nella prevenzione di tumori femminili, nel sostegno durante la gravidanza, nella gestione dell’interruzione volontaria di gravidanza e nell’affiancamento delle famiglie in situazioni di crisi, separazione o conflitto educativo.
“I consultori sono spesso i primi a intercettare segnali di disagio giovanile, disagio psichico, difficoltà nella vita di coppia o nei rapporti genitori-figli”, continua Mariachiara Franzoia. “In un momento dove vi è tanta fragilità, soprattutto nelle fasce più giovani, è importante che le famiglie sappiano che vi sono dei presidi sul territorio dove possono trovare ascolto e consulenza professionale”.
Un’indagine esplorativa condotta dalla Commissione provinciale per le Pari Opportunità ha tracciato un quadro dettagliato della situazione trentina: emerge chiaramente quanto i consultori siano uno strumento di prevenzione efficace, con quasi mezzo secolo di storia alle spalle, e al tempo stesso quanto vi siano criticità legate a risorse, orari e visibilità dei servizi.
La mozione di Franzoia è nata anche da questa riflessione: dare nuova forza ai consultori significa offrire protezione, creare spazi di ascolto e di cura, prevenire malesseri che, se ignorati, possono diventare patologie gravi. Vuole essere una spinta verso un modello di welfare più umano, integrato e di prossimità, capace di mettere la persona e la comunità al centro.
Con l’approvazione unanime, il Consiglio provinciale conferma la volontà di promuovere una rete di supporto capace di intervenire precocemente, proteggere i legami familiari e contribuire al benessere collettivo.