La consigliera del PD del Trentino Francesca Parolari ha depositato oggi un’interrogazione per denunciare la grave carenza di organici amministrativi presso gli Uffici Giudiziari del Distretto regionale che si protrae ormai da tempo e rende sempre più difficoltosa l’attività lavorativa.
Francesca Parolari, 9 settembre 2025
“Il Sindacato FLP in una recente nota denuncia il superano il 50 % degli organici necessari ad un normale funzionamento del sistema” – dichiara la consigliera – “E’ ora di dare risposte concrete, considerando anche che da giugno 2026 andranno a scadenza i contratti a tempo determinato di 33 Addetti dell’Ufficio per il Processo con un’ulteriore possibile ricaduta sulla durata dei procedimenti civili e penali”.
La Regione autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol ha la delega relativa al Personale di questi uffici e più volte la Giunta regionale ha assicurato la sua attenzione e la ricerca di soluzioni percorribili e rapide, ribadite in atti pubblici a più riprese (vedi le Relazioni al Rendiconto generale 2024 e all’Assestamento del bilancio di previsione 2025 – 2027).
“La consapevolezza politica dell’urgenza di agire è evidente, ma gli sforzi non paiono sufficienti per concretizzare l’intento, mentre da più parti giungono segnalazioni allarmate per una situazione degli uffici giudiziari ormai in fase di degenerazione” – ribadisce la cons.a Parolari.
La richiesta del Sindacato FLP è quella di procedere con almeno 120 assunzioni, da effettuare in tempi brevissimi anche per consentire il necessario affiancamento formativo dei nuovi assunti al personale già in servizio e prossimo alla quiescenza. Questo anche a fronte delle recenti azioni del Ministero della Giustizia che ha appena bandito un concorso pubblico per il reclutamento, a tempo indeterminato, di ben 2.970 unità di personale non dirigenziale per il comparto Giustizia (che riguardano 19 Regioni) e ha effettuato una programmazione di ben 14 mila assunzioni per il triennio 2024-2026.
“Va attuata al più presto una seria politica delle assunzioni, finalizzata al risanamento complessivo di un contesto che rischia altrimenti di avvitarsi su sé stesso, con pesanti penalizzazioni di tutta l’utenza e degli operatori del comparto Giustizia nella nostra Regione” – conclude Parolari.