Purtroppo - amaramente - non stupiscono i dati 2024 di ITEA. Si era già capito, durante i pochi incontri del Comitato provinciale sulla condizione abitativa, che le buone intenzioni erano rimaste tali, nonostante i tanti fondi a disposizione (perché non è una questione di soldi) e le iniziative messe in campo dalla nuova direzione di ITEA (bandi mini booster, auto recupero, scorporo affidamenti manutenzione ordinaria e straordinaria).
Paolo Zanella, 23 luglio 2025
E infatti, di fronte alla lentezza della macchina amministrativa di ITEA, gli alloggi di risulta aumentano ancora e di conseguenza calano gli appartamenti affittati, che ormai rappresentano solo l’85% dell’intero patrimonio edilizio di ITEA. Un vergogna per un territorio ricco come il nostro avere una società alla quale è stata affidata la gestione dell'edilizia residenziale pubblica, che non è in grado di rispondere alla propria mission sociale in un momento in cui l'impoverimento della popolazione richiederebbe invece un surplus di incisività.
Adesso l'assessore Marchiori ci dirà che ha ereditato questo cumulo di alloggi da riqualificare e che ci vuole tempo per farlo. Ma gli alloggi si sono cumulati a questi livelli quando la sua collega assessora Gerosa era Presidente di ITEA e Fugatti era al governo della Provincia. Quindi la responsabilità resta colpevolmente in capo alla maggioranza di cui fa parte. Il presidente di ITEA sostiene che si riuscirà a recuperare gli alloggi di risulta in 5-6 anni.5 o 6 anni! Ma le persone non possono aspettare tutto questo tempo con l’emergenza abitativa in atto!
E poi la questione dell'aumento delle entrate da canoni di locazione. Che si ripete dopo che la denunciammo già lo scorso anno. Le persone hanno perso potere d'acquisto, perché gli aumenti salariali non hanno compensato l'inflazione, e ITEA aumenta i canoni di oltre il 20% in due anni! Sono anni che chiediamo l'indicizzazione delle soglie ICEF di accesso e di mantenimento dell'alloggio, ma anche del valore ICEF che concorre a determinare l'entità del canone di locazione. Ma nulla. Da mesi è stato promesso di contenere gli aumenti, ma intanto la gente che non arriva a fine mese si è vista lievitare l’affitto a dismisura.
Ancor, prima di conoscere i dati del bilancio sociale 2024 di ITEA, come coalizione ADA abbiamo proposto l'indicizzazione delle soglie ICEF per l'accesso ai diversi servizi e provvidenze e per il calcolo della compartecipazione al pagamento di servizi e canoni d'affitto, consapevoli, a differenza di chi governa, che la mancata indicizzazione - che sappiamo non essere prevista nemmeno nell’imminente riforma del calcolo dell’ICEF - avrebbe determinato ingiustizie sociali come quella dell'aumento dei canoni ITEA o del superamento da parte di tanti inquilini della soglia per la conferma dell'alloggio dello 0,34.
Come PD abbiamo proposto un ordine del giorno all'assestamento di bilancio per chiedere che si ragioni su un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, sull'accelerazione della riqualificazione degli alloggi di risulta, ma anche sull'indicizzazione dell'ICEF per l’edilizia pubblica e sullo stop all'aumento dei canoni di locazione ITEA per il 2026.