TRENTO La prospettiva è nell’agenda del sindaco da almeno un paio d’anni. Una visione maturata durante gli incontri con persone ai margini, lavoratori — anche a tempo indeterminato — costretti a vivere per strada per l’incapacità di trovare un alloggio. Vite sommerse, con cui anche Trento deve fare i conti.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 2 luglio 2025
Di qui, l’idea di Franco Ianeselli di realizzare un ostello per i lavoratori. Individuando negli spazi delle ex scuole Bellesini di Cristo Re il luogo ideale. In una visione che è diventata più larga: lì, nell’edificio a ridosso di piazza General Cantore, l’amministrazione ha pensato di trasferire anche gli uffici della circoscrizione Centro storico-Piedicastello, oggi in corso Buonarroti. Oltre al centro anziani. «L’intenzione è di farne uno spazio plurale dal forte rilievo sociale» spiega il primo cittadino. Che dopo la riconferma alla guida del Comune non ha abbandonato quella direzione. Anzi: il progetto legato al nuovo volto delle Bellesini è, di fatto, la voce portante della manovra di assestamento che approderà in consiglio entro la fine di luglio per l’approvazione. La prima, di fatto, della nuova consiliatura.
«Si tratta — fissa le cifre la dirigente del Servizio risorse finanziarie e patrimoniali del Comune Franca Debiasi — di una manovra un po’ più stretta rispetto a quelle degli ultimi anni». Complice un avanzo di amministrazione più contenuto e l’assenza di trasferimenti di natura diversa.
Entrando nel dettaglio, la parte straordinaria sfiora i 20 milioni. E poggia, appunto, sulla trasformazione delle Bellesini in un polo dal valore sociale. «È un’opera contenuta nel programma di consiliatura» ricorda il primo cittadino. Che conferma la volontà di mantenerla tra le priorità. «In questa manovra — prosegue — si è deciso di impegnare parecchie risorse per questo progetto». Si parla, non a caso, di circa 6 milioni. Che non esauriranno l’intero ventaglio di lavori previsti nell’ex edificio scolastico di Cristo Re (la parte posteriore rimane fuori da questa prima trasformazione). Ma che consentiranno di «dare un impulso forte — rilancia Ianeselli — alla rigenerazione del complesso». In una «direzione politica nobile», già discussa e condivisa anche all’interno della coalizione di maggioranza. Gli spazi scolastici, che sono stati utilizzati dall’amministrazione cittadina anche per l’accoglienza notturna di richiedenti protezione internazionale, diventeranno dunque la sede dell’ostello dei lavoratori che il sindaco immagina da tempo. Ma non solo: nell’edificio di via Stoppani troveranno posto anche gli uffici della circoscrizione Centro storico-Piedicastello, oggi collocati in un condominio a metà corso Buonarroti, in locali di proprietà comunale «che — precisa Debiasi — potranno essere venduti». Recuperando ulteriori risorse in un percorso di rientro dalle spese legate agli immobili — soprattutto in affitto, va detto — che negli ultimi anni ha impegnato l’amministrazione di via Belenzani. Accanto a ostello e uffici circoscrizionali ci sarà spazio però anche per le associazioni. E per il circolo anziani «La Ginestra», oggi in affitto: un’operazione, quest’ultima, che consentirà un ulteriore risparmio di risorse per il Comune.
E se 6 milioni della parte straordinaria dell’assestamento andranno alle Bellesini, altri 3,5 serviranno per le manutenzioni straordinarie. Dalle strade fino agli edifici pubblici, passando per gli impianti sportivi i cui cantieri sono stati presentati lunedì dalla vicesindaca Elisabetta Bozzarelli e dai vertici di Asis. Infine, a completare il quadro, qualche inevitabile ritocco verso l’alto di importi impegnati per qualche opera in corso, ancora legati ai rincari delle materie prime.
Guardando la parte corrente, invece, sotto la lente ci sono le spese per il personale, la manutenzione delle aree verdi, il trasferimento a Trentino Trasporti per il trasporto pubblico urbano. E gli aumenti relativi alle utenze come l’energia elettrica (circa 600mila euro), «per fortuna — osserva la dirigente — non consistenti come negli anni scorsi». Ma nell’ambito della parte corrente si sta studiando anche lo strumento — annunciato dall’amministrazione — che servirà per aiutare quelle aziende cittadine che hanno subito dei danni a causa dei numerosi furti verificatisi in città negli ultimi mesi. «Abbiamo deciso — indica la cifra il primo cittadino — di stanziare un fondo da 150mila euro». Nel frattempo, si deciderà anche come agire, valutando le modalità adottate da altre amministrazioni per offrire il loro contributo alle realtà colpite. Come quella di Firenze. O quella di Treviso. «Ho visto — prosegue il sindaco — che nella manovra di assestamento provinciale è previsto un fondo per sostenere l’installazione di dispositivi di sicurezza, il nostro è rivolto invece a chi ha subito l’effrazione».
Ora dunque l’assestamento si prepara al confronto in consiglio. Che sarà nella seconda metà di luglio per poter arrivare all’approvazione — come previsto — entro la fine del mese. Come è facile immaginare, non mancheranno le scintille a Palazzo Thun.