Chirurgia oncologica e tempi d'attesa sempre più lunghi, il consigliere Zeni interroga 'invano' la Giunta. Segnana: "Il rapporto Agenas fotografa un'Apss in salute"

I tempi di attesa per la chirurgia oncologica in Trentino sono drammaticamente peggiorati negli ultimi anni: "Dai dati che sono stati pubblicati da Agenas, il Trentino è il territorio che ha visto il più marcato peggioramento rispetto al 2019 per quanto riguarda i tempi di attesa degli interventi per i tumori maligni" ha commentato a Il Dolomiti Luca Zeni. 
"Il Dolomiti", 9 novembre 2022

Martedì 8 novembre ha interrogato in Aula l'assessora alla salute Stefania Segnana: "Ma tutto è stato vano: non è arrivata una risposta, il tema è stato eluso", dice il consigliere provinciale del Partito democratico.

Non solo le segnalazioni arrivate dai cittadini ma anche i dati pubblicati nei giorni scorsi da Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, evidenziano una situazione quanto mai allarmante. Dall'analisi dei dati emerge infatti una fotografia davvero preoccupante per quanto riguarda il Trentino: nel 2021 quasi il 45% dei pazienti che dovevano essere sottoposti a interventi in classe A per tumori maligni hanno avuto uno sforamento dei 30 giorni di attesa. Una percentuale che vede un trend in aumento negli ultimi anni e che nel 2022 rischia di essere ancora peggiore.

 

"Siamo davanti a un peggioramento eclatante – dichiarava ancora Zeni a Il Dolomiti – e stiamo parlando di una questione molto delicata. Sono interventi chirurgici per tumori maligni che hanno delle priorità che non si possono ignorare o rinviare". Questioni cruciali, che il consigliere Pd ha così deciso di portare all'attenzione della Giunta, con dati alla mano, chiedendo come questa intendesse intervenire per migliorare la situazione e ricordando che attualmente il Trentino è penultimo in Italia in questo settore e che il peggioramento registrato è in assoluto il più grave nel Paese.

 

A rispondere è stata l'assessora alla salute Stefania Segnana che ha sottolineato che "il rapporto Agenas è molto più ampio e fotografa un’Apss in salute con aree di eccellenza e alcune critiche compensate da quelle positive. É sbagliato evidenziare singole slide anziché l’insieme dei risultati. Risultati da cui si evince che l’andamento dal 2018 al 2021 è stabile e con risultati positivi (tumori alla mammella e al colon) e altri da migliorare. La Provincia di Trento è ai primi posti in Italia nel 2019 e l’Apss è tra le poche in Italia a aver recuperato dopo la pandemia nelle attività dedicate ai tumori al colon e alla mammella".

 

Una replica molto generica, che secondo Zeni, "ignora completamente il tema sollevato". Il problema messo in luce dal consigliere Pd sarebbe infatti relativo ai tumori che, in particolare, devono essere operati entro 30 giorni, per il quale Zeni si chiedeva "cosa intende fare la Giunta per rimediare ai ritardi, guardando anche alla disuguaglianza che si viene a creare tra chi può andare a farsi curare fuori provincia e chi invece deve attendere rimanendo in Trentino. Domande che, purtroppo, non hanno ricevuto risposta".