Luca Zeni interroga: "Anche la PAT si affida la lavoro precario"

Con una scelta piuttosto originale, la Giunta provinciale ha introdotto (deliberazione n. 985 d.d. 07.06.2022) la “somministrazione di lavoro temporaneo a favore della Provincia, per far fronte a temporanee e urgenti necessità di personale”, anche per assicurare “la celere attuazione della progettualità del P.N.R.R.”, affidando l’incarico appunto di somministrazione del lavoro all’ennesima azienda veneta.
Trento, 11 luglio 2022

In relazione a questa decisione politica, il Consigliere provinciale del P.D., Luca Zeni, ha depositato oggi una interrogazione per conoscere le ragioni poste a monte di tale scelta ed i motivi del ricorso ad uno strumento particolare come quello della somministrazione di lavoro temporaneo, anziché procedere con normali assunzioni, evitando dove possibile il ricorso a forme di precariato. Ma non solo. Il Cons. Zeni chiede inoltre elementi di conoscenza circa: la programmazione ed il fabbisogno in materia di Personale della Provincia; le ragioni dell’affido di quest’incarico e le modalità di tale affido; l’eventuale coinvolgimento o meno dell’Agenzia del Lavoro e per quali ragioni la realizzazione della progettualità del P.N.R.R. venga assegnata a personale assunto all’esterno della Struttura e se nella stessa non esistano profili professionali in grado di gestire queste tematiche.

 

LEGGI L'INTERROGAZIONE:

Interrogazione n.

LAVORO SOMMINISTRATO ANCHE IN PROVINCIA. PER QUALI RAGIONI?

 

   Con la deliberazione n. 985 d.d. 7 giugno 2022, la Giunta provinciale approva, in materia di Organizzazione, Personale e Affari generali, i “Documenti di Programmazione degli Interventi” (DO.P.I.), ovvero strumenti di programmazione adatti a favorire azioni dirette della Provincia.

Con tale atto la Giunta provinciale, “allo scopo di assicurare il servizio di somministrazione di lavoro temporaneo a favore della Provincia per far fronte a temporanee e urgenti necessità di Personale, anche tenuto conto delle criticità generate dalla sospensione delle procedure concorsuali in relazione all’emergenza sanitaria, nonché dell’eventuale fabbisogno di Personale esperto al fine di assicurare la celere attuazione della progettualità del P.N.R.R.”, affida alla ditta “Job Italia s.p.a.” il servizio di somministrazione di lavoro temporaneo in favore appunto della Provincia stessa.

   Di cosa si tratta tecnicamente? Il contratto di somministrazione di lavoro è un particolare rapporto di lavoro che si caratterizza per il coinvolgimento di tre soggetti: un’agenzia per il lavoro (somministratore); un’impresa o un privato (utilizzatore) ed, infine, il lavoratore (somministrato), che viene assunto dal somministratore per essere poi inviato a svolgere la propria attività presso l’utilizzatore. Sul versante delle tutele inoltre, i lavoratori somministrati hanno diritto ad un trattamento economico e retributivo inferiore a quello dei dipendenti di pari livello già operanti presso l’utilizzatore o da questo assunti direttamente.

Premesso che l’Amministrazione pubblica può stipulare contratti di somministrazione solo a tempo determinato e posto che le emergenze sanitarie alle quali si fa riferimento nella citata deliberazione della Giunta provinciale paiono superate dagli eventi, ciò che colpisce di tale decisione è l’adozione di una procedura della quale, francamente non se ne vede necessità, né utilità alcuna, vieppiù se si ritiene di affidare ai lavoratori somministrati la “celere attuazione delle progettualità del P.N.R.R.”. In altre parole, non si comprende perché la Provincia non possa assumere direttamente lavoratori a tempo determinato e stanti le graduatorie in essere – garantendo così agli stessi anche condizioni economiche più dignitose – anche in considerazione delle chiare disponibilità di forza-lavoro sul mercato, in un momento di grave crisi occupazionale.

   Al contempo risulta piuttosto originale la scelta di affidare a simili tipologie di lavoratori - i quali per quanto competenti sono evidentemente estranei al formarsi dei processi decisionali ed amministrativi intestini alla Provincia che sottendono le progettualità del P.N.R.R. - la gestione di tali progetti, considerato che si tratta di questioni non proprio irrilevanti e spesso addirittura strategiche per alcuni settori di sviluppo.

   Se a ciò si aggiunge poi, l’affido del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo alla ditta “Job Italia s.p.a.”, avente – guarda caso – sede legale in Veneto e presente con proprie sedi in ben 31 città italiane, anche se nemmeno una sul nostro territorio, va da sé che qualche dubbio anche sulle procedure di affido di questo servizio prende sostanza. Eppure “agenzie per il lavoro” in grado di assolvere ai compiti richiesti dalla Provincia ne esistono molte, come “Manpower”, “Adecco”, “Randstad”, “Openjobmetis”, “Humangest” ecc. e allora per quale ragione si è affidato il servizio direttamente a “Job Italia s.p.a.”?

L’intera vicenda insomma desta molte perplessità e pare anch’essa spingere lo sguardo in direzione di una sempre più stretta dipendenza del Trentino dalle realtà imprenditoriali vicine e quindi dai territori lombardo-veneti, tanto cari alla retorica politica dell’attuale maggioranza provinciale. Per inciso poi, sarebbe interessante capire se e come la Provincia abbia valutato la possibilità di attivare, per i propri scopi, il suo principale   strumento di politiche del lavoro, ovvero quell’ “Agenzia del Lavoro” che potrebbe forse anche assolvere a compiti simili, qualora se ne presentasse la reale esigenza, con un evidente contenimento dei costi a carico del bilancio provinciale.

   Ma forse la Giunta provinciale non ritiene del tutto affidabili le sue Strutture e quindi opta, sempre più spesso, per rivolgersi fuori dai proprio confini, cioè a quel mercato privato come già testimoniato, purtroppo in abbondanza, nel settore sanitario. Questa però, almeno ad avviso dell’interrogante, non è politica. Questa è semplicemente delega al privato di compiti spettanti al pubblico, con una palese logica di aumento dei costi e di relativa qualità dei servizi erogati.

 

   Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- per quale ragione tecnica si è deciso di ricorrere allo strumento, decisamente straordinario ed eccezionale, della “somministrazione di lavoro temporaneo”, per supplire al dichiarato urgente fabbisogno della pubblica Amministrazione provinciale;

- per quale ragione non è stata fatta con anticipo una programmazione delle esigenze di Personale, prevedendo anche la conseguente strumentazione idonea ad effettuare assunzioni dirette dello stesso, in base alle necessità complessive della Provincia;

- sulla base di quale gara - e quali sono stati i concorrenti della medesima – si è deciso l’affido del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo alla ditta “Job Italia s.p.a.”;

- quale è stato , se c’è stato, il coinvolgimento dell’ Agenzia del Lavoro provinciale in questa ricerca di Personale per il fabbisogno temporaneo della Provincia;

- sulla scorta di quali scelte si è deciso di affidare a Personale assunto con contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato la “celere attuazione delle progettualità del P.N.R.R.” e se nell’intera Struttura provinciale non esistono professionalità in grado di espletare tali compiti.

 

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.