Manica: cosa sta facendo la Giunta per favorire il rinnovo del contratto provinciale del settore edile?

Negli ultimi anni il settore dell’edilizia ha conosciuto una fase di forte crescita. A livello nazionale nel 2021 secondo i dati dell’ANCE il settore delle costruzioni ha rappresentato oltre un terzo della crescita del PIL, gli investimenti nel settore sono cresciuti del 16,4%, la produzione del 24,3%, l’occupazione del 11,8% e le ore lavorate del 26,7%.
Alessio Manica, 24 maggio 2022

Il trend positivo è confermato anche in Trentino, nonostante il rallentamento dovuto ad una maggior incertezza globale e al forte aumento dei prezzi delle materie prime. A questo ha fatto seguito ad inizio 2022 un aggiornamento del prezzario provinciale e la Giunta pare ora intenzionata a portare avanti un nuovo aggiornamento al rialzo.

Al contempo però pare non esserci alcuna novità in merito al rinnovo del contratto collettivo provinciale che i dipendenti delle imprese del settore edile attendono da anni. Al momento il dialogo e il confronto tra le parti sociali sembra essere bloccato, tanto che i Sindacati sono intenzionati ad organizzare un presidio ad inizio giugno.

Per questo motivo in data odierna il Consigliere del PD del Trentino Alessio Manica ha depositato un’interrogazione (qui allegata) per chiedere alla Giunta Fugatti in che modo intende operare al fine di supportare il rinnovo del contratto provinciale di categoria e se è intenzionata o meno a legare questa partita a quella del nuovo aggiornamento del prezzario provinciale.

 

 

Interrogazione a risposta scritta n.

Sul rinnovo del contratto provinciale del comparto edile

 

Negli ultimi anni il settore dell’edilizia ha conosciuto una fase di forte crescita, grazie in particolare ai molti bonus attivati, a cominciare dal cosiddetto 110%, e più recentemente anche al PNRR.

In un’analisi pubblicata lo scorso febbraio il Centro Studi dell’Associazione Nazione Costruttori Edili (ANCE) scriveva che “Dopo la pandemia e anni di bassa crescita l’Italia è tornata ad essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo, un risultato ottenuto soprattutto grazie al settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021. Gli investimenti nel settore infatti sono cresciuti del +16,4% nel 2021 con numeri da record: produzione +24,3%, occupazione +11,8%, ore lavorate +26,7%.” E che “dei 220 miliardi di risorse del Pnrr, 108 miliardi passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Ci sentiamo responsabili di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina”.

L’andamento positivo del settore edile negli ultimi anni è confermato anche per il Trentino, e ciò nonostante un rallentamento nel 2022 rispetto al 2021 a causa soprattutto di una maggior incertezza globale, a varie modifiche in merito alla cedibilità dei crediti derivanti dai bonus e al forte aumento dei prezzi delle materie prime acuitosi ancora di più in seguito alla guerra in Ucraina.

A tali aumenti ha fatto seguito ad inizio 2022 un aggiornamento del prezzario della Provincia Autonoma di Trento e la Giunta provinciale ha già proposto alla commissione competente del Consiglio provinciale un emendamento finalizzato all’approvazione di un nuovo aggiornamento del prezzario.

Allo stesso tempo però pare non esserci alcuna novità in merito al rinnovo del contratto collettivo provinciale per i dipendenti delle imprese del settore edile.

In una conferenza stampa recentemente convocata, i segretari generali delle organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato che “È da quasi due anni che i 9.700 lavoratori edili trentini attendono il rinnovo”. L’ultimo contratto territoriale degli edili risale al 2017, mentre a marzo 2022 è rinnovato il contratto nazionale di categoria che prevede un incremento annuo di 92 euro in busta paga. Tale aumento però a detta dei Sindacati risulta insufficiente alla luce della forte inflazione registrata negli ultimi mesi, soprattutto in Trentino. La richiesta dei Sindacati è quella di utilizzare il contratto provinciale per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori trentini, ma al momento il dialogo e il confronto tra le parti sociali sembra essere bloccato in un vicolo cieco, con le parti molto distanti tra di loro, tanto che i Sindacati sembra intenzionati ad organizzare un presidio in piazza Dante nella prima settimana di giugno.

Tutto ciò premesso,

 

si interroga la Giunta provinciale per sapere

 

  1. se è a conoscenza della situazione su descritta;
  2. se e in che modo è intervenuta nel confronto tra le parti sociali del settore edile;
  3. se e in che modo intende operare al fine del rinnovo del contratto provinciale di categoria;
  4. se intende o meno vincolare un nuovo aggiornamento del prezzario provinciale al rinnovo del contratto provinciale di categoria.

 

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

                                                                                                          cons. Alessio Manica