Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto ieri sera tra rappresentanti dei lavoratori del pubblico impiego provinciale e la giunta. Come capogruppo del PD e prima firmataria dell’ordine del giorno che oggi le minoranze hanno proposto alla giunta per trovare una mediazione, apprezzo che l’accordo sia stato trovato nella sede più opportuna, quella della negoziazione sindacale, e che esso che coincida sostanzialmente con le richieste contenute nel nostro odg, che chiedeva il rispetto di tutte le misure previste dall’accordo 2020.
Sara Ferrari, 16 dicembre 2021
Assicuro che continueremo a vigilare comunque su questo tema anche in Consiglio provinciale perché questo accordo non possa essere rimesso in discussione come si è rischiato che succedesse ora a quello del 2020. Siamo convinti che il passo indietro della Giunta sia stato originato anche dal muro di ostruzionismo messo in campo dalle opposizioni in aula e ci auguriamo che la maggioranza sappia essere dialogante nell’annunciato percorso di riforma della pubblica amministrazione provinciale.
IL TESTO DELL'ODG DELLE MINORANZE
Riconoscimento degli arretrati ai lavoratori del pubblico impiego, rinnovo del contratto e riforma della PA trentina
Nella relazione di illustrazione della manovra economico finanziaria 2022-2024, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento si è soffermato più volte sul tema del rinnovo del contratto del pubblico impiego e più in generale sul comparto della pubblica amministrazione, dicendo di avere la “chiara consapevolezza” che “i dipendenti dell'amministrazione provinciale e del comparto pubblico nel suo complesso svolgono un lavoro importante con impegno e professionalità”, ma che non si può “non ricordare che le condizioni per procedere al rinnovo del contratto non possono prescindere dalle compatibilità finanziarie dell'autonomia.”
Stiamo vivendo anni difficili, segnati dall’emergenza Covid-19, che hanno visto i lavoratori del comparto sanitario in prima linea a combattere la pandemia e tutti gli altri, in seconda linea, a garantire la piena operatività della macchina pubblica in questi mesi complessi e la completa attuazione di tutte quelle riforme organizzative che si sono rese necessarie per lavorare nel rispetto delle norme anti Covid. Pubblico impiego, che è impegnato, e lo sarà sempre più, nella gestione delle risorse e dei progetti del PNRR.
Quello che i lavoratori e le loro rappresentanze chiedono alla Provincia è quello che tutti gli altri lavoratori del comparto pubblico italiano hanno già ottenuto, e cioè il riconoscimento degli arretrati oltre al rinnovo del contratto.
La Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto il 13/01/2020 un protocollo d’intesa con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, per il rinnovo dei contratti collettivi provinciali di lavoro 2019 - 2021 del personale del sistema pubblico provinciale, prevedendo, a regime un aumento delle retribuzioni del 4,1%. Con un emendamento la Giunta ha deciso di finanziare il contratto 2019 -21 a partire dal 2022, ma non ha stanziato le risorse per il riconoscimento degli arretrati maturati nel triennio.
Sempre nella sua relazione il Presidente ha parlato della prossima riforma della PA trentina, al fine di creare un “Distretto Trentino intelligente”. Si legge nella relazione che “anche la pubblica amministrazione deve organizzarsi per essere sempre più agile e flessibile, capace di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini, per un costante miglioramento dei servizi offerti alla collettività. L’intero sistema pubblico è dunque chiamato a rivedere profondamente il proprio ruolo, trasformandosi in leva strategica per lo sviluppo locale e fattore di rafforzamento competitivo dell’intero territorio.”
Appare evidente come questa nuova riforma debba passare anche dal coinvolgimento dei lavoratori del pubblico impiego affinché la riorganizzazione del sistema pubblica sia più efficiente, efficace, competitiva e al servizio dei cittadini e del territorio trentino, capace di farsi carico dei molti processi di transizione – digitale, ecologica, sociale, ecc. - che potranno essere attivati anche grazie alle risorse del PNRR.
Tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la Giunta provinciale
1. a convocare immediatamente le Confederazioni sindacali allo scopo di riprendere il dialogo e la concertazione interrotta sul contratto del pubblico impiego;
2. a prevedere nel prossimo bilancio di assestamento 2022 della Provincia le risorse necessarie per garantire ai lavoratori del pubblico impiego gli arretrati del triennio contrattuale 2019-2021 e il rispetto di tutti gli impegni assunti con il protocollo d’intesa siglato in data 13/01/2020;
3. ad aprire al più presto il dialogo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego per il triennio 2022-2024;
4. a confrontarsi anche con le rappresentanze dei lavoratori nel processo di riforma della pubblica amministrazione trentina al fine di renderla ancora più efficiente, efficace, agile, flessibile, innovativa e digitale.