Alessio Manica: “In commissione regionale via libera ad una norma che mina la trasparenza e l'imparzialità dei Comuni”

Oggi nella commissione competente del Consiglio regionale, nell’ambito dell’esame sul disegno di legge 45/2021 della collegata alla legge regionale di stabilità per il 2022, la maggioranza - con un'evidente forzatura del regolamento consiliare sull’ammissibilità - ha approvato un emendamento proposto dalla SVP che modifica l’art. 64 del Codice regionale degli enti locali (legge regionale 2/2018) avente ad oggetto l’astensione dall'esercizio di attività professionali.
Alessio Manica, 18 novembre 2021

L’art. 64 prevede che “i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”.

Con l'emendamento approvato oggi si prevede invece che “l’obbligo di astensione dall’esercizio dell'attività professionale non sussiste in capo al Sindaco qualora lo stesso abbia conferito ad uno o più assessori le deleghe in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici”.

In sintesi, con questo emendamento un Sindaco potrebbe continuare ad esercitare la propria attività professionale in ambito edilizio ed urbanistico anche nel Comune da lui amministrato, con la valutazione dei suoi progetti che sarebbe in tal senso fatta dalla commissione edilizia da lui nominata e guidata da un assessore da lui stesso delegato.

Si tratta evidentemente di una norma ad hoc per rispondere all'esigenza di qualche Sindaco, ma soprattutto di un cortocircuito, anche sul piano etico, che mina le basi di quei principi di trasparenza ed imparzialità su cui dovrebbe basarsi l'intera attività di amministrazione della cosa pubblica.

Come potrà una commissione edilizia svolgere il proprio ruolo in serenità quando sarà chiamata a valutare i progetti proposti proprio dal Sindaco che la ha nominata? Un cittadino, soprattutto nei Comuni più piccoli, per avere certezza dell'approvazione del proprio progetto dovrà commissionarlo al Sindaco nella sua veste di professionista? O verranno approvati solo i progetti dei cittadini vicini e clienti del Sindaco?