Per Vasco ferve ... l'immobilità

Nonostante annunci e proclami improntati al più entusiastico trionfalismo, pare che l'organizzazione del concerto di Vasco Rossi sia, nella più ottimistica delle previsioni, ancora in una fase preembrionale dove ferve solo….l’immobilità amministrativa ed esecutiva.
Alessio Manica, 8 ottobre 2021

Con questa premessa, il Consigliere provinciale del P.D. del Trentino Alessio Manica ha presentato oggi un’interrogazione, ponendo alcuni interessanti quesiti alla Giunta provinciale sulle date del concerto e la vicinanza fra un appuntamento e l’altro nell'Italia settentrionale; sulla promozione fatta o da farsi nel territorio euroregionale; sull'acquisto, in carico alla Provincia, di eventuali biglietti invenduti; sulla predisposizione del sistema infrastrutturale in accordo con il Comune di Trento e infine sull'affido dei lavori per la “Trentino Music Arena” alla Protezione Civile, distogliendo quest’ultima dai suoi compiti istituzionali.

Confidando di ottenere qualche risposta almeno un paio di ore prima del concerto, il Cons. Manica solleva alcune questioni che potrebbero forse avere anche rilievi diversi da quello politico e tecnico, sia per l’acquisto degli invenduti, sia per l’utilizzo fuori contesto della Protezione Civile al fine di allestire un concerto, compito questo che non le appartiene istituzionalmente.

 

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

 

ALTRI DUBBI SUL CONCERTO DI VASCO ROSSI

 

Mentre sembra fervere l’immobilità più evidente di ogni atto amministrativo e di ogni esecutività attorno alla realizzazione della “Trentino Music Arena”, che dovrebbe ospitare il prossimo concerto di Vasco Rossi per essere poi subito dopo smobilitata come ha già preannunciato l’ Assessore competente in Aula, balzano all’occhio anche del più modesto osservatore anzitutto le date del tour musicale del “rocker” di Zocca.

Dopo l’anteprima a Trento – che sembra più una prova generale che non una data vera e propria, nonostante la mole di investimenti programmati e l’enfasi degli annunci – Vasco Rossi si esibisce all’ippodromo di Milano il 24 maggio; quattro giorni dopo a Imola all’ Autodromo “Enzo Ferrari”; poi il 3 giugno a Firenze, con queste tre date che sono già “sold out”, ovvero con tutti i biglietti già venduti. Si prosegue poi il 7 giugno a Napoli allo Stadio “Diego Maradona”, per arrivare l’ 11 ed il 12 giugno al Circo Massimo a Roma e continuare il 17 giugno a Messina (Stadio San Filippo), il 22 a Bari (Stadio San Nicola), il 26 ad Ancona (stadio del Conero) ed infine il 30 giugno a Torino allo Stadio Olimpico. Va da sé che ben quattro date di questa tournèe gravitano nell’arco massimo di circa 400 chilometri dalla nostra città ed è quindi lecito chiedersi quanto pubblico di quelle zone potrebbe venire a Trento, avendo il concerto praticamente in casa. Ma non basta. Da una ricognizione di massima, risulta che nell’area nordtirolese, ricompresa fra quelle per le quali esiste una cospicua riserva di posti nel nome dell’ Euregio, non solo non ci sia alcuna promozione degna di tale nome, ma anche lo stesso Vasco Rossi non pare godere di una popolarità tale da assicurare imponenti afflussi di pubblico.

Quelli qui richiamati sono quindi due elementi che concorrono al rischio, fra i tanti connessi a quest’evento, che la Provincia, nel rispetto di una delle clausole del contratto, debba acquistare un contingente non irrilevante di biglietti invenduti, secondo una prassi decisamente originale, posto che altrove questo rischio risulta posto in capo all’organizzazione del cantautore, anziché all’ente pubblico ed anche su quest’aspetto sarà interessante conoscere la lettura che sicuramente la Corte dei Conti vorrà fare, a manifestazione conclusa.

Altro elemento di perplessità, in attesa di poter prendere visione finalmente del contratto come richiesto in ossequio al diritto di accesso agli atti che fino ad ora è stato però ignorato dalla Giunta provinciale, riguarda la realizzazione del sistema infrastrutturale necessario all’allestimento dello spazio per il concerto e pomposamente denominato “Trentino Music Arena”. Stando alle pubbliche ed ufficiali dichiarazioni dell’ Assessore provinciale competente, i lavori proseguono a ritmo sostenuto, mentre il Comune di Trento, soggetto che deve essere obbligatoriamente coinvolto se non altro per le implicanze urbanistiche e di programmazione generale, dichiara di non sapere nulla e di non essere mai stato contattato, al di là di qualche generico ed informale indizio di attività.

Ma ciò che infine colpisce la pubblica attenzione è l’evidenza dell’affido dei lavori, necessari a rendere agibile per il concerto l’area denominata “San Vincenzo”, alla Protezione Civile del Trentino, distogliendo così la stessa dai suoi compiti istituzionali e, di fatto, prefigurando la possibilità di un utilizzo improprio di strutture, mezzi e personale destinato, per legge, a ben altri compiti.

Sulla base di tali considerazioni e confidando di poter ottenere risposte utili e chiarificatrici almeno qualche ora prima dell’inizio del concerto stesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- se, alla firma del contratto da parte della Giunta provinciale, la stessa era a conoscenza delle altre date della tournèe del cantautore emiliano e perché, ciò nonostante, abbia dato corso all’evento, posto che si tratta di date concorrenziali;

- come ritiene quindi di poter attirare pubblico dalle aree interessate alle date della tournèe stessa e geograficamente collocate in un arco massimo di circa 400 chilometri da Trento, posto che non dovrebbero esserci differenze di spettacolo fra una data e l’altra tali da giustificare spostamenti massicci di fans e pubblico;

- allo stato attuale, quali interventi di comunicazione ed incentivazione sono stati realizzati nell’intera area euroregionale per promuovere la data del 20 maggio 2022 a Trento e quanti biglietti sono stati acquistati, in prevendita, in questi territori, rispetto alla massa di biglietti dichiarati già venduti nelle prime ore della prevendita on-line;

- se la Giunta provinciale abbia valutato tecnicamente tutti i risvolti connessi all’eventuale obbligo contrattuale di acquisto dei possibili biglietti invenduti e con quali esiti;

- sull base di quale valutazione tecnica e politica, l’Assessore competente afferma che le strutture della futura “Trentino Music Arena” saranno rimosse a conclusione dell’evento e con quali ulteriori costi;

- sulla base di quale valutazione tecnica e giuridica si è deciso il coinvolgimento operativo del Sistema di Protezione Civile del Trentino, posto che il medesimo dovrebbe essere impiegato per assolvere a ben altro mandato istituzionale.

 

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

 

                                                                                   

                                                                                         Cons. Alessio Manica