Bocciata la proposta di ordine del giorno "Risorse per garantire la ripartenza della scuola in presenza"

Visto che per l’anno scolastico 2020/2021 sono stati destinati dalla Provincia 45 milioni di euro al comparto scuola (15,5 mln sul 2020 e 29,5 sul 2021) per la gestione dell’emergenza COVID nell’istruzione e che il numero delle classi, in ragione dell’osservanza delle regole sanitarie, è questo aumentato di 233 unità;
Trento, 28 luglio 2021

 

visto che le raccomandazioni del comitato tecnico scientifico prevedono “di dare priorità alla didattica in presenza per l’anno scolastico 2021/2022, non solo come strumento essenziale per la formazione degli studenti, ma anche come momento imprescindibile e indispensabile nel loro percorso di sviluppo psicologico, di strutturazione della personalità e dell’abitudine alla socializzazione, la cui mancanza può negativamente tradursi in una situazione di deprivazione sociale e psico-affettiva delle future generazioni”;

 

visto che il trend dei contagi ha ripreso purtroppo una direzione in crescita, anche nel nostro territorio, (seppur fortunatamente non con la stessa intensità dello scorso anno) e dunque il prossimo anno scolastico non potrà considerarsi rientrato nella normalità pre-pandemia;

 

visto che le indicazioni per il prossimo anno scolastico sul numero delle classi in Trentino è fermo alla delibera del febbraio scorso che ottimisticamente prevede di rientrare nel numero di classi pre COVID;

 

visto che le proposte di riproporre l’aumento del numero di classi sono state respinte, con la bocciatura delle risoluzioni presentate dalla minoranza consiliare;

 

visto che in questo ddl di assestamento non sono previste risorse per coprire costi necessari a garantire il rientro in presenza con il distanziamento, che porta nuovamente a dover prevedere lo sdoppiamento dei gruppi classe e nemmeno l’incremento dei mezzi pubblici e delle relative corse;

 

visto che l’assessore all’istruzione attribuisce al maggior ricorso alla didattica in presenza il miglior risultato ottenuto dai nostri studenti alle prove Invalsi rispetto alle altre regioni (dati che in realtà erano superiori anche negli anni precedenti);

 

visto che in questo ddl all’articolo 23 è prevista la copertura delle spese per il personale supplente delle classi aggiuntive dello scorso anno scolastico;

 

visto che la momento non risultano interlocuzioni con istituti scolastici ed enti locali per soluzioni organizzative diverse;

 

 

il Consiglio impegna la Giunta

 

ad utilizzare gli stanziamenti previsti in bilancio per la copertura delle spese necessarie per garantire la ripartenza in presenza dell’anno scolastico 2021/2022 per le scuole di ogni ordine e grado, sia in relazione all’aumento del numero delle classi, che del relativo personale, sia in rapporto al potenziamento del trasporto pubblico

 

 

                                                                                               cons.ra Sara Ferrari