Sanità: il Pd e le opposizioni chiedono una convocazione urgente e straordinaria del Consiglio provinciale

Le inattese e, per alcuni versi, incomprensibili dimissioni del dott. Benetollo dalla direzione sanitaria dell'Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari aggravano anzitutto la già complessa realtà organizzativa del nostro sistema sanitario, in un momento di estrema delicatezza per la pandemia ancora in atto e per le molte partite aperte circa le carenze di medici e di programmazione del settore.
Trento, 2 luglio 2021

Il Gruppo consiliare del Partito Democratico del Trentino anzitutto sottolinea, con preoccupazione, la complessità dei problemi attuali della sanità locale: dall’emergenza per il Covid, alla mancata riforma del “welfare anziani”; dalla perdita, per più motivi, di molti professionisti che garantivano la qualità del sistema trentino, alla provvisorietà dei vertici dell’A.P.S.S.. Al contempo, non sfugge la precarietà dell’organizzazione sanitaria, lasciata priva, sostanzialmente, della necessaria programmazione ed affidata invece alla “politica del rattoppo”, dove tutto viene posposto, rimandato ed accantonato, quasi in attesa di soluzioni miracolistiche. Nel frattempo, mancano primari e si ritiene un'innovazione il ritorno alla vecchia logica del distretto sanitario.

Su questo quadro allarmante si innestano adesso le dimissioni del direttore sanitario, “reo”, a quanto pare, di non aver chiesto il permesso alla Giunta provinciale prima di procedere alla riconferma di alcuni primariati, ivi compreso quello del reparto di ostetricia e ginecologia, sulla cui ingarbugliata situazione si stanno appuntando anche le attenzioni dell’ispezione voluta dal Ministero competente.

E’ evidente che se questo fosse il motivo delle dimissioni del dott. Benetollo, si tratterebbe di una questione oltremodo grave, perché se il compito della politica è quello di programmare nel migliore dei modi, spetta esclusivamente all’ A.P.S.S. la selezione, la nomina e la conferma dei primari. Una ingerenza politica su tali scelte si configurerebbe quindi come un atto improprio sia politicamente, sia giuridicamente.

Alla luce di tali considerazioni, il Gruppo del P.D. ha invitato le Opposizioni tutte ad una riflessione che ha prodotto la richiesta urgente di convocazione straordinaria del Consiglio provinciale, ai sensi dell’ art. 63 del Regolamento interno, per chiedere alla Giunta di chiarire quanto sta accadendo e di precisare quali azioni la stessa intenda intraprendere per porre rimedio al precipitare della situazione in atto.