Anche io, come il Presidente degli agriturismi trentini Manuel Cosi, penso che sia necessario tutelare e valorizzare l’identità agricola degli agriturismi e questo, nel concreto, passa anche dalla percentuale di prodotti coltivati e trasformati direttamente dall’Azienda agricola agrituristica. Un intervento normativo sul tema dell’agriturismo può essere un’occasione per valorizzare il settore, e permetterne quindi il rafforzamento all’interno del sistema ricettivo.
Alessio Manica, 23 aprile 2021
Non deve essere invece l’occasione per snaturarlo, come sembra fare invece la proposta di regolamento esecutivo della legge provinciale 10/2019 avanzata recentemente dall’Assessore Zanotelli e che prevede il venir meno del vincolo di utilizzo da parte degli agriturismi di prodotti propri. Questa decisione è preoccupante e va assolutamente modificata, come per altro chiesto oltre che dagli agriturismi anche da ASAT, Confcommercio e Confesercenti.
Per questo già alcune settimane fa avevo posto il tema all’attenzione della Giunta provinciale, con un’interrogazione mirata proprio a fare chiarezza su questa questione, che qui allego nuovamente. La ristorazione all’interno degli agriturismi è un’attività complementare che non può essere disgiunta dall’attività principale che è quella appunto di produzione agricola: se questo legame viene spezzato, quale differenza rimarrà rispetto alla ristorazione classica se non quella della collocazione fisica? L’auspicio è quindi è che la Giunta ritorni sui suoi passi e sfrutti al meglio l’occasione del regolamento esecutivo per rafforzare ancora di più la qualità e l’identità agricola del settore agrituristico.