No allo sfruttamento dell’acqua

Per il rinnovo delle concessioni idroelettriche non solo la gara, ma anche strumenti innovativi che rendano partecipi gli Enti locali nella gestione del bene comune e stop per un anno alle nuove concessioni.
Trento, 14 aprile 2021

Sono i consiglieri Manica ed Olivi i primi firmatari di un pacchetto di emendamenti presentati dai Dem del Trentino nell’ambito della discussione in corso in Aula del Ddl 81/XVI della Giunta provinciale (a firma di Mario Tonina) che prevede misure di semplificazione e razionalizzazione in materia di territorio, ambiente e contratti pubblici.

Tra queste anche  la modifica della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976, della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico e altre disposizioni connesse) al centro degli emendamenti “costruttivi” presentati dal gruppo Pd.

Nel corso della conferenza stampa convocata oggi alle 14 nella Sala Rosa del Palazzo della Regione le minoranze hanno voluto così spiegare alla stampa i loro emendamenti “nel merito” nell’ambito di un accordo in atto con la Giunta per una legge “di cui non si capisce la fretta di approvare”.

Per il Pd sono intervenuti i consiglieri Alessio Manica e Alessandro Olivi.

I consiglieri hanno riassunto i punti cardine delle proposte di modifica al Ddl 81/XVI : “Sono due gli obiettivi principali che ci siamo posti  nel lavoro di modifica di questa norma: in primis far sì di mettere in atto  una proposta che lasci spazio a diverse modalità di rinnovo ed assegnazione delle concessioni idroelettriche grandi e medio-piccole, ovvero non la semplice gara come voleva la Giunta ma strumenti innovativi come le società miste e il partenariato pubblico-privato che rendano gli Enti locali partecipi nella gestione di una delle risorse più importanti del nostro territorio.  L’acqua è per noi bene comune per eccellenza non solo ambientale ma anche come risorsa economica, se pensiamo che in Trentino ci sono 34 grandi concessioni e 230 medio-piccole. 

E poi una moratoria di un anno sulle nuove concessioni, tempo per noi necessario per l’aggiornamento  del Piano tutela delle acque che la Giunta ha annunciato di voler modificare e che è lo strumento che governerà nel futuro gli strumenti del rinnovo delle concessioni.

Questi sono i punti più importanti insieme a tutta un'altra serie di aggiornamenti e miglioramenti che confidiamo oggi pomeriggio la Giunta recepisca”.