Vaccini anti-Covid, Zeni: “I collaboratori di Apss hanno saltato la fila? Pare una tipica furbata all’italiana. Politicamente ed eticamente una scelta grave”

La giustificazione dei vertici dell’APSS per aver fatto saltare la fila per il vaccino Pfizer ai propri collaboratori più stretti non sta in piedi. Ricapitoliamo: almeno 30 amministrativi (cioè persone che lavorano in ufficio, non in reparto) della sede di via Degasperi dell’Azienda Sanitaria sono state vaccinate (con Pfizer) pur non avendone diritto.
Luca Zeni, 10 marzo 2021

La giustificazione dei vertici APSS è che per sbaglio sono state scongelate dosi in eccesso e per non buttarle hanno deciso di vaccinare se stessi.

Domande/considerazioni: 1) l’errore, che segue quello famoso della somministrazione di soluzione fisiologica al posto del vaccino, è grave, forse una registrata nell’organizzazione andrebbe data;

2) dev’esserci un protocollo per le dosi che avanzano!!! Perché può succedere, ad esempio che una persona prenotata non si presenti. Dev’esserci, maledizione, una lista di persone da chiamare, perché con le migliaia di persone in attesa, scavalcare la lista non è etico;

3) il fattore tempo - anche ammesso che si tratti di un singolo episodio e che si siano accorti che avevano soltanto un’ora di tempo per vaccinare (ma pare che in realtà sia stato maggiore il tempo a dispozione) - non basta a giustificare la scelta. Alle 17-18 di pomeriggio 30 persone anziane a Trento che in un’ora si sarebbero presentate alla vaccinazione le conosco personalmente.. o i volontari del soccorso, che dopo settimane di richieste stanno vaccinandosi ora.. o i diabetici.. sono centinaia le persone in lista di attesa che, se chiamate, in un’ora nel tardo pomeriggio si presentano per il vaccino. Figuriamoci in 3-4 ore, che probabilmente è il tempo reale.. Basta un minimo di organizzazione e programmazione.

A me pare che si sia sfruttata la disorganizzazione creata per una tipica furbata all’italiana. Al di là del possibile rilievo giuridico - che saranno altri a dover valutare - dal punto di vista politico ed etico la scelta è stata simbolicamente molto grave. Sarebbe bello sapere se la giunta provinciale era stata messa a conoscenza ed ha avallato tale scelta, o se neanche era stata informata, ed allora sarebbe grave la mancanza di collegamento e di controllo tra istituzioni. Vedremo se qualcuno si assumerà la responsabilità dell’atto, o se, come al solito, si andrà avanti come se niente fosse.