Nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale abbiamo avuto l’occasione, per voce del Consigliere Giorgio Tonini, di rimarcare ancora una volta la nostra posizione rispetto alla vicenda del rinnovo della concessione di A22. Abbiamo detto che alla luce delle normativa dello Stato e dell’Unione Europea per il rinnovo della concessione si può procedere in due soli modi, o tramite gara o tramite affidamento della gestione ad una società in house al 100% pubblica.
Trento, 9 dicembre 2020
Non esistono alternative, nè possibilità di proroghe o mini proroghe. Dato per scontato che sia obiettivo comune quello di evitare la gara europea, non resta che la soluzione dell’in house, sulla quale peraltro si è fortemente spesa la Ministra del PD De Micheli. La soluzione in house è l'unica che a nostro avviso potrà garantire il coinvolgimento dei nostri territori nella gestione di questa importante infrastruttura ed il perseguimento di obiettivi che vanno al di là della semplice gestione dell’autostrada, a cominciare dal completamento della strategia legata al corridoio del Brennero, al potenziamento della ferrovia, allo sviluppo della mobilità in chiave intermodale e sistemica e agli investimenti sul territorio. In tal senso, abbiamo rimarcato la necessità delle coesione tra le due Provincie di Trento e Bolzano per tutelare gli interessi delle comunità che abitano tutta la regione.
E' davvero significativo allora che in consiglio regionale si sia espressa una larga maggioranza trasversale su questa posizione, per l'accordo tra Stato e enti locali, con una occasione unica in Europa: lo stato rimane titolare concedente ma concede la gestione ad una società pubblica tra enti territoriali, a vantaggio degli interessi della popolazione, con l'interesse economico subordinato a questo.
Abbiamo colto con sorpresa ma con soddisfazione il voto favorevole della Lega trentina che fino ad oggi aveva sempre detto per bocca del Presidente Fugatti di non condividere questa soluzione, ed oggi ha sostenuto invece il documento del Consiglio regionale che impegna la Giunta regionale "a fare il possibile nell'ambito delle sue competenze e possibilità per ottenere la concessione attraverso una società in house".