Olivi: “Recovery Found: quali progetti ha presentato il Trentino? Serve trasparenza e concretezza”

Il consigliere provinciale del Partito Democratico Alessandro Olivi ha depositato oggi un’interrogazione per chiedere alla Giunta di conoscere quali progetti sono stati individuati, nella proposta che l’Esecutivo ha inviato al Governo, in merito alle risorse destinate al Recovery Fund per il rilancio economico del territorio.
Trento, 21 ottobre 2020

Nella seduta del Consiglio provinciale del 19 ottobre scorso, l’assessore allo sviluppo economico e al lavoro, illustrando le politiche provinciali relative al comparto industriale, ha dichiarato che rispetto alle risorse del Recovery Fund la Giunta ha già inviato al Governo le proposte coerenti con gli scenari di sviluppo provinciali e con le linee di indirizzo strategico indicate dall’Europa e dalle istituzioni nazionali. Ha auspicato inoltre di ottenere una “mobilitazione bipartisan dell’intero Consiglio provinciale”rispetto alla richiesta del pieno coinvolgimento dei territori nella definizione del piano nazionale legato al fondo per la ripresa.

Una richiesta legittima di condivisione degli obiettivi alla quale deve però seguire un altrettanto evidente impegno alla trasparenza e alla concretezza da parte dell'Esecutivo provinciale” – sottolinea Olivi – “Il Trentino ha senz’altro le potenzialità per intercettare una parte delle risorse europee e destinarle a programmi di sviluppo in settori prioritari come la riqualificazione ambientale, la digitalizzazione del territorio e la ricerca. L’auspicata partecipazione di tutti gli attori del sistema trentino alla valorizzazione delle opportunità offerte dal Recovery Fund presuppone come primo passo la conoscenza dei progetti che la Giunta dichiara di avere già presentato all’attenzione del Governo”.

Nell’interrogazione il consigliere Olivi chiede di per conoscere a quali ambiti tematici afferiscono i progetti che la Giunta provinciale ha individuato per il rilancio dell’economia del territorio attraverso i fondi eventualmente assegnati tramite il Recovery Fund, se i progetti presentati risultano coerenti con gli obiettivi strategici del Piano di Sviluppo provinciale, e se nei progetti proposti si è ritenuto di valorizzare le attuali iniziative nel campo della riqualificazione ambientale, della transizione digitale e della ricerca attraverso i poli tecnologici di Manifattura Domani e Meccatronica.

 

IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE

 

Interrogazione a risposta scritta n.

 

Recovery Found: quali progetti ha presentato il Trentino?

 

Il Recovery Fund è un fondo per la ripresa che l’Unione europea ha stanziato per il rilancio dell’economia dei 27 Paesi membri travolti dalla crisi del Covid-19. Complessivamente 750 miliardi di euro che potranno essere investiti per un rilancio strategico delle comunità nazionali e con esse di quelle locali.

Il Governo Italiano, che intende inviare alla Commissione europea i Piani di ripresa e di resilienza prima della scadenza prevista per aprile 2021, potrà contare su uno stanziamento di circa 209 miliardi.

La Commissione europea, nel definire le Linee guida che i governi dovranno prendere in considerazione nella stesura dei piani, ha individuato tra i criteri cardine la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomiche, proponendo che almeno il 20% degli investimenti provenienti dal Fondo per la Ripresa vada a finanziare la transizione digitale. I piani nazionali dovranno inoltre prevedere non meno del 37% della spesa per il green.

Si tratta di progetti per la crescita economica da conseguire tramite le seguenti macro aree: digitalizzazione (completamento banda larga e fibra ottica), infrastrutture per la mobilità sostenibile (efficientamento energetico e alta velocità), formazione, istruzione e ricerca, inclusione sociale, interventi nel campo della salute.

Nella seduta del Consiglio provinciale del 19 ottobre scorso, l’assessore allo sviluppo economico e al lavoro, illustrando le politiche provinciali relative al comparto industriale, ha dichiarato che, rispetto alle risorse del Recovery Fund: “la Giunta ha inviato le proposte al Governo puntuali e coerenti con i nostri scenari di sviluppo e con le 6 linee di indirizzo strategico indicate dall’Europa e dalle istituzioni nazionali. Stiamo ora attendendo risposte che riteniamo urgenti e doverose!”. Aggiungendo poi: “Rispetto alla richiesta di un pieno coinvolgimento dei territori nella definizione di un piano nazionale legato al Recovery Plan”, l’auspicio della Giunta di ottenere una “mobilitazione bipartisan dell’intero Consiglio provinciale”.

Una richiesta legittima di condivisione degli obiettivi alla quale deve però seguire un altrettanto evidente impegno alla trasparenza e alla concretezza da parte dell'Esecutivo provinciale.

Infatti il Trentino ha senz’altro le potenzialità per intercettare una parte delle risorse europee e destinarle a programmi di sviluppo in settori prioritari come la riqualificazione ambientale, la digitalizzazione del territorio e la ricerca.

L’auspicata partecipazione di tutti gli attori del sistema trentino alla valorizzazione delle opportunità offerte dal Recovery Fund presuppone come primo passo la conoscenza dei progetti che la Giunta dichiara di avere già presentato all’attenzione del Governo.

 

Tanto premesso, interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente:

 

  1. per conoscere a quali ambiti tematici afferiscono i progetti che la Giunta provinciale ha individuato per il rilancio dell’economia del territorio attraverso i fondi eventualmente assegnati tramite il Recovery Fund;
  2. se i progetti presentati risultano coerenti con gli obiettivi strategici del Piano di Sviluppo provinciale;
  3. se nei progetti proposti si è ritenuto di valorizzare le attuali iniziative nel campo della riqualificazione ambientale, della transizione digitale e della ricerca attraverso i poli tecnologici di Manifattura Domani e Meccatronica.

 

Si chiede pertanto la possibilità di estrarre copia della documentazione relativa ai progetti che la Giunta ha dichiarato di aver inviato al Governo nazionale.

 

A norma di regolamento, si richiede risposta scritta.

 

                                                                                                          cons. Alessandro Olivi