L’avvicinarsi dell’assemblea di venerdì 31 luglio per il rinnovo dei vertici della Federazione delle Cooperative è una occasione di riflessione sui grandi temi che riguardano le 446 cooperative ed i loro 280.000 soci: una società in continua e veloce trasformazione pone infatti molti interrogativi sul come applicare all’oggi i valori cooperativi che da 130 anni contraddistinguono il Trentino.
Commissione Economia e Lavoro Pd del Trentino, 27 luglio 2020
In un periodo particolarmente delicato per la comunità provinciale, anche per le conseguenze della pandemia, il Partito Democratico augura alla Cooperazione trentina che con il rinnovo dei vertici vi sia anche un rilancio dell’attività di uno dei più importanti motori della economia, di uno dei più rilevanti simboli del capitale sociale che caratterizza la nostra Autonomia.
Si auspica che questa fase non si limiti ad individuare la nuova Presidenza, quindi persone, ma sia anche foriera di spunti innovativi su come rilanciare il progetto di Cooperazione in Trentino, come irrobustire il coinvolgimento dei soci nei processi decisionali, come rendere ancora più concreta la partecipazione del socio nella scelta della dirigenza. Occorre infatti operare affinché tutti possano vivere con responsabilità il proprio ruolo nel sistema cooperativo, sentendosi sia in diritto che in dovere di contribuire al bene comune.
In un periodo storico in cui la crisi economica ha portato ad un sussulto di populismo e semplicismo, serve puntare sulla diffusione dei valori e della cultura cooperativa, nei soci, nei lavoratori, nei dirigenti delle cooperative, ma anche tra la cittadinanza; solo con la conoscenza condivisa si può puntare a raggiungere i lungimiranti obiettivi che sono comuni sia alla Cooperazione che alla Politica!
Lo stimolo che ci sentiamo di dare riguarda il RUOLO DELLA COOPERAZIONE NEL TRENTINO CHE CAMBIA. Al centro del dibattito che vorremmo promuovere ci sono i seguenti temi: quali settori saranno maggiormente attrattivi di investimenti e occupazione, il “nuovo” ruolo della Federazione, come aiutare le aziende trentine nell’accesso a mercati e finanziamenti europei ed internazionali, come favorire le pari opportunità, la conciliazione famiglia-lavoro, la staffetta generazionale sia all’interno delle cooperative ma anche all’interno degli organi direttivi, attuando cosi quel ricambio che deve necessariamente coniugare la competenza di chi ha già esperienza con l’intraprendenza, l’entusiasmo e le idee nuove dei giovani. Il mero riconoscimento di quanto già realizzato non serve se non è accompagnato da uno spirito critico e costruttivo di chi si apre a idee nuove da dentro e da fuori la Cooperazione, da dentro e da fuori il nostro ambito provinciale. Solo così si può continuare a costruire in Trentino quel modello di cooperazione esportato e preso a modello in tutto il mondo.
Pur nel rispetto dei ruoli, il Partito Democratico continuerà ad essere al fianco della Cooperazione nel realizzare questi obiettivi, nell’interesse di tutta la comunità trentina, per rendere concreto il principio solidaristico proprio della cooperazione.