Il coronavirus non ferma la follia della Valdastico

Nelle scorse settimane la A4 Holding ha annunciato novità sulla Valdastico, affermando che “dopo un triennio si avvia a completamento l’iter di approvazione del progetto definitivo del primo lotto della A31 Nord in territorio veneto.”
Alessio Manica, 11 giugno 2020

 

Pare in tal senso che la Società del Gruppo Abertis abbia incontrato Regione, Provincia di Vicenza e i Comuni interessati per definire le ultime varianti del tracciato, e che le modifiche siano state approvate dai Ministeri e dalle Istituzioni competenti, mentre mancava, a maggio, solo la deliberazione della Giunta regionale veneta e l’approvazione definitiva del CIPE.

In conseguenza di ciò il Comune di Besenello, direttamente coinvolto nell’opera, ha diffidato la Regione Veneto, il Ministero dell’Ambiente, la A4 Holding e ogni altro soggetto coinvolto dal proseguire l’iter di approvazione del tratto autostradale, forte della sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2019 che aveva annullato la deliberazione del CIPE del 18 marzo 2013, n. 21 - recante l’approvazione in linea tecnica, con prescrizioni, del progetto preliminare dell’autostrada A31 Valdastico nord - 1° lotto funzionale Piovene Rocchette – Valle dell’Astico - rilevando che il. primo lotto funzionale in esame risulta privo di autonomo significato se non incluso in un progetto complessivo ed unitario e constatando in tal senso “l’illogicità della scelta amministrativa” di dividere l’approvazione dell’opera in lotti differenti e non precedentemente coordinati.

Essendo la definizione di un progetto complessivo ed unitario lungi dall’essere completata - soprattutto per quanto riguarda la parte trentina dell’opera ferma a qualche annuncio da parte del Presidente Fugatti contestato da tutti gli enti locali interessati e da varie categorie e portatori di interesse - anche l’annunciata approvazione delle nuove varianti venete dovrebbe essere illegittima. Finché non viene trovato un accordo complessivo su un percorso unitario non sembra quindi possibile iniziare alcuna opera. Vista l’importanza della Valdastico per la A4 Holding il rischio è però quello di assistere a qualche forzatura, che sarebbe di estrema gravità per il Trentino.

Per questo nei giorni scorsi ho interrogato il Presidente e la Giunta provinciale, per sapere se sono a conoscenza dei fatti su descritti; se la Giunta provinciale sia stata in qualche modo coinvolta nelle decisioni del Veneto; come intendano muoversi per evitare che le iniziative venete non finiscano col danneggiare il Trentino e violare la nostra Autonomia; e se non ritiene opportuno scendere in campo a difesa del Trentino e a tutela della sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2019.

Il Consigliere – Alessio Manica