Due risoluzioni a prima firma Sara Ferrari, ma sottoscritte da tutti i gruppi della minoranza, sono state approvate ieri all'unanimità in consiglio provinciale. Con la prima si chiede alla Giunta rapidità nella messa a disposizione di strumenti efficaci di conciliazione per i genitori lavoratori, come il servizio baby-sitting, e la pronta individuazione di soluzioni che aiutino la socializzazione dei più piccoli, appena lo si potrà fare in sicurezza.
Trento, 6 maggio 2020
Con la seconda si dà mandato alla Giunta di costruire un piano di ripartenza per la scuola trentina che valorizzi la sua Autonomia, in cui la Provincia faccia finalmente da regia di una innovazione che gli istituti possano sperimentare in stretta connessione con il sistema territoriale, sia in termini di organizzazione che di didattica. Il tutto sorretto da un forte e deciso investimento di risorse, che vada oltre la gestione dell'emergenza, ma costituisca basi solide per la competitività di lungo periodo. "Se dobbiamo fare debito pubblico per aiutare le imprese, facciamolo anche per sostenere la formazione del capitale umano, questo è il momento!", ha sostenuto la consigliera Ferrari - "solo così renderemo forti e competitive le persone e con loro il nostro territorio".
“È una soddisfazione – chiarisce Sara Ferrari – ma una soddisfazione a metà. Perché se da un lato fa piacere che il nostro lavoro venga fatto proprio dal Consiglio provinciale e tradotto in due documenti che impegnano formalmente la Giunta a lavorare ad una serie di iniziative, dall’altro non posso rallegrarmi per come la scuola trentina, modello di autonomia ed avanguardia riconosciuto da tutti, sia oggi lasciata priva di guida politica da chi avrebbe l’onere di governarla”.
Il riferimento dell’ex assessora provinciale all’Università e alla Ricerca è alle mancanza di iniziativa della Giunta e alla genericità della relazione dell’assessore Bisesti ascoltata stamane in apertura di seduta. Un discorso che avrebbe dovuto chiarire cosa è stato fatto fino ad ora e quali i prossimi passi previsti, e che è invece apparso un disimpegno,sia in termini di risorse per i contratti che in termini di idee, di iniziativa e di progetti.
“Mi auguro – conclude la consigliera Ferrari – che le risoluzioni approvate non inducano qualcuno a pensare allo scampato pericolo o a rasserenarsi per l’azione di indirizzo che il Consiglio ha voluto dare. C’è un vuoto che va urgentemente colmato per dare risposte alle famiglie e agli studenti trentini, risposte che ci potranno essere solo quando vedremo che la Giunta avrà veramente messo a bilancio più soldi per la scuola trentina e non meno”.
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