Nelle uscite odierne di Andrea Zambelli, candidato Sindaco del centrodestra a Rovereto, c’è di buono la timida presa di coscienza del devastante impatto ambientale della Valdastico. Almeno lui, a differenza di Fugatti e Dalzocchio, questa cosa pare ammetterla.
Alessio Manica, 4 marzo 2020
Di contro, è molto preoccupante l'appiattimento di Zambelli sulle posizioni leghiste nel cercare di individuare un soggetto terzo – di solito il PD – su cui scaricare la responsabilità di questa opera. Con pacatezza mi preme ricordargli che il primo sponsor della Valdastico è la Lega, e che il principale sostenitore dell’uscita a Rovereto sud è Fugatti.
Eviterei di perdere tempo nella caccia ai fantasmi, e cercherei piuttosto di convincere i suoi principali sponsor - Fugatti e la Lega appunto - a lasciar perdere questo folle progetto. I rischi ambientali ed idrogeologici non sono un punto di domanda, ma una certezza messa nera su bianco nello studio di fattibilità commissionato proprio da Fugatti. Se ha voglia di leggerlo glielo posso fornire: troverà li tutti i dati che abbiamo diffuso senza nessuna scorrettezza, usando le parole dello studio, facendo un atto di dovuta trasparenza. Appena l’emergenza sanitaria permetterà lo presenteremo alla città ed al resto del territorio. Non ci sono quindi più alibi: chi è ambiguo su questo tema è a favore della Valdastico e della devastazione delle Valli del Leno e della Vallagarina.
Concludo dicendo che mi pare anche davvero assurdo che una persona che si candida a fare il Sindaco di una città affermi che un Comune abbia ben poca voce in capitolo su un tema come la Valdastico. La storia del Comune di Besenello – che ha sconfitto in sede giudiziaria la concessionaria fermando l'iter progettuale della Valdastico nord - testimonia il contrario. Se Zambelli dovesse diventare Sindaco di Rovereto sarebbe abbastanza autonomo rispetto alla Lega e abbastanza motivato per opporsi alla devastazione del proprio territorio – e quindi alla Valdastico - con tutte le sue forze? Purtroppo le dichiarazioni odierne fanno presagire il contrario.