Itea, il ministro Boccia avvisa Fugatti: «Siamo pronti a impugnare la legge»

«Se la Giunta provinciale di Trento continuerà il percorso sulla norma che prevede di modificare i criteri per gli alloggi a canone moderato, escludendo la possibilità di accesso alle famiglie con un familiare condannato o in carcere, siamo pronti all’impugnazione, perché contrario ai principi costituzionali».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 18 gennaio 2020

 

Lo ha detto il ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, ieri sera a Trento, in un incontro organizzato dal Pd per lanciare la candidatura a sindaco di Trento per il centrosinistra, Franco Ianeselli. E sulle fiscalizzazione del bonus Renzi, Bocci ha tranquillizzato Trento e Bolzano.

La contestatissima misura che prevede la perdita dell’alloggio Itea per le famiglie che hanno al loro interno un condannato finisce sotto la lente del governo nazionale. Che si dice pronto a impugnarla. «Abbiamo impugnato una legge della Regione Abruzzo. Se si fa lo stesso errore, la impugneremo anche qui» ha messo in chiaro ieri sera il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia: in una gremita sala circoscrizionale dell’Oltrefersina — arrivato a Trento per partecipare a un confronto sull’autonomia con il candidato sindaco del centrosinistra e del Patt Franco Ianeselli moderato dalla vicecaposervizio del Corriere del Trentino Marika Damaggio — Boccia non ha lasciato molto scampo alla norma del governo provinciale che già in consiglio aveva sollevato un polverone. Parole, le sue, che arrivano a poche ore dall’incontro con i governatori Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher.

Dunque ministro la misura sull’Itea non la convince.

«I reati sono sempre oggettivi e afferiscono alla sfera personale. Se c’è un membro della famiglia che commette un reato l’intera famiglia non può perdere un diritto».

Quindi questa misura, in vigore dal primo gennaio,potrebbe essere impugnata?

«Ci siamo già esposti prendendo una posizione con la Regione Abruzzo. In quel caso abbiamo impugnato una legge nella parte che riguardava proprio questo argomento. Se qui si commette lo stesso errore, faremo lo stesso».

C’è una certa di preoccupazione per la fiscalizzazione del bonus Renzi: il governatore Fugatti ha parlato del rischio, per il Trentino, di perdere circa 70 milioni nel 2020 e di altri 140-150 nel 2021. «Cifre che possono mettere in difficoltà il nostro bilancio» ha detto Fugatti. Cosa risponde?

«Non ci deve essere alcuna preoccupazione. Le risorse sono nella disponibilità di tutto il paese. È evidente che c’è un tema di cumulabilità dei bonus e stiamo lavorando per evitare che questo accada. Dobbiamo affrontare con le Regioni a statuto speciale un problema che in realtà è un’opportunità, perché così come lo abbiamo costruito questo intervento è diventato universale. Quanto questo intervento sia sommabile è uno degli aspetti della valutazione che dobbiamo fare insieme».

Arriva in Trentino all’inizio di una campagna elettorale importante. Il centrosinistra ha indicato come proprio candidato sindaco Franco Ianeselli.

«Ringrazio lui e il Pd. E gli dico che oggi chi si candida a sindaco è destinato a fare, di fatto, servizio civile. Siamo in una stagione che impone chiarezza nella società e nelle istituzioni».

Parliamo di Autonomia: ci sono Regioni che la stanno chiedendo a gran voce. Che sensazioni ha? Teme che M5s e Italia Viva, i più dubbiosi, possano far naufragare il processo autonomistico e legislativo che riguarda Veneto e Lombardia?

«Non si frena sul processo. L’autonomia come attuazione dell’articolo 116 della Costituzione è un’opportunità per tutte le Regioni. Lo sto spiegando in tutti i luoghi: lo Statuto non può essere un ostacolo per l’autonomia ma un’opportunità. Lo statuto è garanzia di autonomia. A volte diventa ostacolo anche quando alcuni rappresentanti delle istituzioni — e mi riferisco anche a rappresentanti appartenenti a partiti un tempo secessionisti, poi celtici e infine diventati federalisti — usano lo statuto per frenare alcuni dibattiti interni».

L’Alto Adige ha chiesto la competenza primaria in materia di personale.

«Ne parleremo con il presidente Kompatscher».

Commissione dei Sei: c’è chi ha letto le nomine come un indebolimento della parte italiana e un rafforzamento della Svp.

«Non mi pare. Antonio Ilacqua è persona di straordinaria competenza e guiderà la commissione. E poi ci sono professionisti che sono in grado di garantire i diritti».