La Giunta Fugatti cancella il monitoraggio sui rischi da esposizione ai fitosanitari

Nella risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Zeni, la giunta comunica di aver cancellato il monitoraggio, già oggetto di una dettagliata convenzione. “Nascondere la testa sotto la sabbia ed evitare un monitoraggio serio non aiuta nessuno, né la salute, né i frutticoltori”, afferma il consigliere Zeni “siamo di fronte ad un grave atto di omertà da parte della giunta Fugatti.
Trento, 9 gennaio 2020

Su questo tema occorrono serietà e responsabilità, evitando inutili allarmismi, e fornendo a produttori e popolazione i migliori strumenti di monitoraggio”

Il consiglio provinciale il 30 dicembre 2015 ha approvato una legge, la numero 21, che all’art. 24 co. 4 prevede l’attivazione di uno specifico “programma di monitoraggio delle condizioni di salute delle popolazioni esposte ai fitofarmaci”, anche attraverso una collaborazione continuativa con l’Istituto Superiore di Sanità.

E’ stato quindi avviato un approfondito confronto tecnico, per elaborare una metodologia di lavoro seria e condivisa, che aveva portato alla delibera dell’Azienda sanitaria n. 525 del 25 ottobre 2018, di approvazione della convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, con la definizione degli aspetti giuridici, di finanziamento, e di approccio tecnico rispetto alle modalità dello studio.

Un progetto completo, che partiva dai dati esistenti, per implementare l’approfondimento sul territorio provinciale non soltanto relativamente alle patologie tumorali ma anche a quelle neurodegenerative e di tipo dismetabolico, attraverso monitoraggi ambientali e prelievi su campioni di popolazione. Il tutto su una durata di 5 anni, con un finanziamento complessivo di 888.000 euro a carico della Provincia di Trento (in allegato).

Quindi uno studio non soltanto statistico o su piccoli gruppi di persone, ma un lavoro scientificamente approfondito sotto la guida dell’Istituto Superiore di Sanità, attraverso una dettagliata convenzione condivisa con APSS.

L’11 ottobre 2019 il consigliere provinciale Luca Zeni presentava un’interrogazione per chiedere un aggiornamento sul monitoraggio; la risposta dell’Assessore Segnana del 10 dicembre 2019 è sconcertante.

Dopo aver riassunto la storia antecedente alla legge del 2015 che impegna la Provincia al programma di monitoraggio, rassicurando che va tutto bene, comunica che la Giunta leghista ha deciso di sospendere (ma le modalità comunicate rappresentano una totale revisione) la convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, adducendo come motivazione:

1) che lo studio era troppo concentrato sulle aree vocate a meleto.

Nella risposta l’assessore Segnana dimentica di ricordare che la coltivazione intensiva con maggiore uso di fitofarmaci è quella della mela, non della patata o della verza.. ed in ogni caso, se vi era quella preoccupazione, bastava richiedere un’estensione del programma di monitoraggio anche su aree ulteriori rispetto a quelle previste;

2) il comitato etico (si presume quello dell’APSS, si spera non quello della sezione nonesa della lega Salvini) avrebbe “manifestato forti perplessità sulla metodologia e sulla possibilità di raggiungere risultati utili ai fini della sanità pubblica”.

In data 11 dicembre il consigliere Zeni ha depositato una richiesta di accesso agli atti, chiedendo copia del parere del comitato etico. A distanza di un mese non ha avuto però alcuna risposta. D’altronde sarebbe incredibile se l’Azienda Sanitaria, dopo essersi confrontata per mesi con l’Istituto Superiore di Sanità, concordando nel dettaglio le modalità del monitoraggio, avesse approvato una convenzione e soltanto successivamente avesse coinvolto il proprio comitato etico. Il quale avrebbe poi sconfessato il progetto non di un comitato locale di attivisti promotori di un maggior utilizzo della carne nell’alimentazione, ma dell’Istituto Superiore di Sanità..

Rimaniamo in attesa di ricevere questo parere, al momento non pervenuto.

L’assessore Segnana conclude la risposta comunicando di aver inviato una nota il 9 luglio 2019 all’ISS per sospendere il progetto, e indicando una serie di propositi dell’assessorato per reimpostare il monitoraggio, con tavoli di lavoro e con il coinvolgimento delle associazioni dei produttori per riscrivere il progetto (sic!), sulla base di linee di lavoro molto generali.

La sospensione unilaterale del monitoraggio programmato con l’Istituto Superiore di Sanità, previsto per legge, costituisce un grave atto di omertà da parte della giunta Fugatti. Su questo tema occorrono serietà e responsabilità. Significa evitare in ogni modo inutili allarmismi, fornendo a produttori e popolazione i migliori strumenti di monitoraggio. Soltanto così si può tutelare la salute ed al contempo evitare timori eccessivi. Nascondere la testa sotto la sabbia ed evitare un monitoraggio serio non aiuta nessuno, né la salute, né i frutticoltori.

In allegato la documentazione completa:

- interrogazione 890 dd. 11 ottobre 2019 consigliere Zeni;

- risposta dd. 10 dicembre 2019 assessore Segnana;

- deliberazione del direttore APSS 525/2018 di approvazione convenzione tra APSS e ISS;

- testo convenzione tra APSS e ISS;

- allegato tecnico alla convenzione ISS-APSS;

richiesta di accesso agli atti per parere comitato etico rimasta inevasa