Approvato ordine del giorno di Alessio Manica sugli effetti sui bilanci comunali delle esenzioni dal contributo di costruzione e acquisto per le prime case

La legge provinciale per il governo del territorio prevede che i Comuni corrispondano ai soggetti che acquistano un’unità abitativa da destinare a prima abitazione una somma di denaro pari all'esenzione dal contributo di costruzione cui avrebbero avuto diritto. 
Trento, 6 giugno 2019

In parole povere, a chi compra la propria prima casa, il Comune riconosce oggi le stesse agevolazioni garantite a chi la prima casa se la costruisce, e dunque la riduzione degli oneri che il Comune stesso dovrebbe incassare.

Com’è ovvio però, nel caso dell’acquisto di una nuova abitazione già costruita, questi oneri non possono essere “scontati” al compratore, perché sono stati già versati al Comune dal costruttore. Il Comune, pertanto, si impegna in questo caso a restituire i soldi già incassati al nuovo compratore.

Se la ratio di questa previsione risulta condivisibile – afferma il consigliere Manica – perché mette sullo stesso piano chi una prima casa l’acquista con chi ha la possibilità di costruirsela, la sua applicazione concreta sta ponendo una serie di problemi in capo ai Comuni, che si trovano nella condizione di non avere certezza di quanta parte delle risorse già raccolte in forma di oneri, possano essere effettivamente spese dal Comune e quante dovranno invece essere restituite”.

Questa problematica sta costringendo molti Comuni ad autotutelarsi attraverso la creazione di fondi dedicati, fondi che da un lato aumentano però irrimediabilmente il carico burocratico in capo agli enti, e dall’altro rendono più complicata la pianificazione di opere e previsione servizi per la comunità. “Gli oneri di urbanizzazione rappresentano un’entrata importante per i Comuni – nota il consigliere Democratico – e queste incertezze rischiano, in un periodo di ristrettezza di bilancio, di pesare in maniera forte sulla capacità di azione dei Comuni”.

Il tema sottoposto dal cons. Manica è stato condiviso dall’Aula, che ha approvato una mozione che impegna la Giunta ad individuare assieme al Consiglio delle Autonomie le soluzioni più idonee per riconsegnare ai Comuni la possibilità di avere certezza delle risorse a propria disposizione.