«Il mio vuol essere un servizio al nostro Trentino. Un territorio che è stato ben amministrato e che ha fatto molto per i giovani con un'idea come me che sono diventata imprenditrice all'interno del Progetto Manifattura». Lavinia Sartori candidata nella lista del Pd è contitolare di un'azienda che produce elementi in legno per la ristrutturazione e manutenzione di case, ponti e strutture in legno.
"Trentino", 25 settembre 2018
Perché un'imprenditrice giovane e attiva come lei si candida? Sono da sempre vicina al Pd politicamente. Mi hanno chiesto di candidarmi, ci ho pensato e ho accettato. È stata una scelta difficile perché è un impegno non da poco e una responsabilità. Sono stata chiamata come imprenditrice, per portare la mia esperienza e io lo interpreto anche come un servizio al nostro Trentino. Io come imprenditrice sono cresciuta all'interno del Progetto manifattura, il Trentino ci ha messo a disposizione un bagaglio che ci è servito molto per crescere. Avere l'affitto calmierato per i primi tempi, avere a disposizione una rete che ci ha permesso di avere consigli e di crescere è stato molto importante. Adesso voglio in qualche modo ricambiare con una forma di servizio al Trentino.
La sua azienda adesso come va? Finora è andata bene. Abbiamo assunto 12 persone della zona in quattro anni. Adesso abbiamo due sedi, alla Manifattura e abbiamo rilevato la Ferrari Legnami di Cavedine salvando altri due posti di lavoro. Produciamo elementi in legno per aggiustare ponti, case e altre strutture. Siamo partiti proprio dall'idea di aggiustare e manutentare quello che c'è evitando gli sprechi. Adesso produciamo anche case in legno, ma il nostro core business è quello di aggiustare.
C'è bisogno di aggiustare anche il Pd? Più che aggiustare direi che c'è bisogno di fare manutenzione, di mettere da parte personalismi ed egoismi.
Ce la farà il Pd a vincere queste elezioni? Sognando direi di sì, ma sono consapevole che sarà difficile. Dobbiamo fare passare il messaggio che il centrodestra è un pericolo per il Trentino e per la sua autonomia. Se vincesse il centrodestra sarebbe una sconfitta per tutto il Trentino, non solo per il Pd o per il centrosinistra.
Perché? Perché quello che è stato fatto nelle ultime legislature dal centrosinistra è stato fatto bene. E parlo con cognizione di causa. Per quanto riguarda gli aiuti ai giovani imprenditori, ai neolaureati che usciti dall'università non hanno un lavoro, ma solo tante idee, il Trentino è all'avanguardia. Ma non solo in questo campo, nel welfare sociale è stato fatto molto e sono stati raggiunti risultati ottimi. Il centrodestra di questi temi non parla. Per questo vale la pena provarci e darci da fare per cercare di vincere, per il bene di questo territorio.
Ma davanti a un risultato che per molti è già scritto, gli amici le hanno mai detto: chi te lo fa fare? Me lo hanno detto in molti e io ci ho riflettuto parecchio, ma poi ho deciso di impegnarmi lo stesso perché sono convinta che l'esperienza politica è soprattutto una forma di servizio verso la nostra comunità.
Secondo lei cosa deve avere un politico per amministrare bene il Trentino? Ci vogliono serietà, professionalità e competenza. Ormai troppi parlano per slogan.
E lei cosa promette agli elettori? Cosa ci metterà? Io prometto impegno, serietà e tanta, tanta passione, che è necessaria anche quella di questi tempi.