Come abbiamo anticipato ieri, Patrizia Caproni ha deciso di dimettersi per motivi di lavoro sia da assessore (lascia vacanti le deleghe a cultura, istruzione, politiche giovanili e comunicazione) che da consigliera comunale di Mori, determinando un calo della componente femminile nel civico consesso da quattro a tre unità, dato che verrà sostituita dal primo dei non eletti del Pd, Michele Sartori.
"Trentino", 5 maggio 2018
La scelta, covata da tempo, è determinata da motivi lavorativi (un impiego fuori regione) e, comunicata in apertura di consiglio, ha messo in secondo piano almeno sotto l'aspetto emotivo i punti all'ordine del giorno (varie interrogazioni, approvazione del nuovo accordo di programma del Parco naturale del Monte Baldo, nomina di rappresentanti - Eleonora Zanfei per la maggioranza e Paola Depretto per la minoranza - nel comitato di gestione de "Il Girasole", affidamento della riscossione coattiva all'Agenzia delle Entrate, mozione - un favorevole, 15 astenuti - per la continuità didattica per i non vaccinati, mozione modificata - 16 favorevoli - per migliorare la comunicazione alla cittadinanza sulla zanzara tigre).
«Un nuovo impegno lavorativo - ha detto Caproni - non mi permette di seguire con il tempo necessario e adeguato l'amministrazione di un Comune per quanto riguarda le mie deleghe e purtroppo nemmeno la partecipazione assidua ai Consigli comunali, oltre alla dovuta preparazione a essi. Ci ho pensato molto prima di prendere questa decisione, ma è da molti mesi che purtroppo sono nella situazione di non poter svolgere al meglio questo lavoro. Mi dispiace perché non è mai bello lasciare anzitempo una carica amministrativa, ma credo che altrettanto importante sia dedicare a questo incarico tempo ed energia. Io purtroppo non potevo più farlo. Ho però voluto portare a termine la stagione culturale, oltre a sistemare gli adempimenti che avvengono in questa prima parte dell'anno come i contributi alle associazioni. Questo vuole essere un saluto ma non un addio. Credo ancora che sia importante impegnarsi per la vita pubblica di un comune; pertanto, se declino l'impegno di amministratore e consigliere perché non posso più onorarlo al meglio, cercherò comunque di dare il mio contributo dove possibile, ad esempio in qualche tavolo di partecipazione. Sgombro anche il campo da eventuali retropensieri: le mie dimissioni non sono certo l'anticamera di impegni futuri prossimi legati alle elezioni provinciali. Vorrei ringraziare tutti quelli che dal 2010 mi hanno affiancato».
Rammarico e ringraziamenti sono arrivati dal sindaco Stefano Barozzi («Un duro colpo dal quale dovremo cercare di reagire»), dal suo predecessore Roberto Caliari, dai capigruppo di maggioranza ma anche, per l'opposizione, da Paola Depretto e Fiorenzo Marzari.