Dopo la firma di ieri fra l'assessore Zeni ed i vertici della Comunità di Valle delle Giudicarie sulla chiusura del punto nascite di Tione in cambio di un potenziamento dell'ospedale, il clima fra gli amministratori locali pare essere di diffuso ottimismo.
S. Marini, "Trentino", 28 aprile 2016
Contento il sindaco di Tione Mattia Gottardi, che non rinuncia a togliersi qualche sassolino: «Possiamo dire che un po' di soddisfazione in più rispetto al passato c'è, considerato che l'assessore Borgonovo Re aveva formulato una proposta inaccettabile ed offensiva per il territorio arrivando a proporre per Tione una specialità come flebologia. L'accordo di ieri costituisce un risultato importante anche a fronte di una situazione che ormai si era fatta difficile considerati i 4 parti in 4 mesi di quest'anno. Portiamo a casa risultati insperati come l'inserimento in ospedale di 6 nuovi medici su 4 diversi reparti, risorse richieste da anni e sempre negate. Speriamo di aver messo in sicurezza l'ospedale anche per gli anni a venire». In linea anche il commento del sindaco di Storo Luca Turinelli: «Siamo soddisfatti degli impegni assunti dall'assessorato col protocollo d'intesa che andrà a potenziare con risorse ed attrezzature le unità operative di pronto soccorso, medicina, ortopedia e radiologia. I cittadini devono poter riporre massima fiducia nel proprio ospedale di riferimento. Di fronte ad una chiusura del punto nascite dimostrata di fatto dai numeri era inutile condurre una battaglia di bandiera. Siamo fiduciosi di aver intrapreso la strada giusta». Più guardingo il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini: «Purtroppo si era in una situazione di stallo dalla quale era difficile uscire. Dal momento che si rischiava di perdere non solo ostetricia ma l'intero ospedale si è deciso di puntare su un rilancio almeno del pronto soccorso e di ortopedia, quest'ultima particolarmente importante per un territorio che può vantare le piste di Campiglio e Pinzolo. Va specificato che il protocollo non ha un valore giuridico vincolante ma rappresenta solo un'apertura di credito che gli amministratori giudicariesi hanno fatto all'assessore Zeni. Noi ci impegniamo a condividere la responsabilità di sacrificare il punto nascite e lui a garantire il potenziamento effettivo dell'ospedale di Tione». Fabio Zambotti, primo cittadino di Comano Terme, preferisce sottolineare i passi avanti: «Da sindaco neo eletto non mi capacitavo di come si parlasse apertamente di depotenziamento e chiusura dell'ospedale. Avevo sempre sentito parlare di attenzione alle periferie. Considerato ciò, ritengo che si sia ottenuto un buon risultato. È vero, si è perso il punto nascite, ma che rimangano un pronto soccorso e specialità efficienti è importante. Mi auguro che l'intesa sottoscritta venga rispettata, di certo noi sindaci delle Giudicarie vigileremo in questo senso».
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All'indomani della firma del protocollo di intesa sull'ospedale di Tione fra la Comunità delle Giudciarie, la Provincia e l'Azienda sanitaria, le reazioni sono diverse ma in generale positive per il passo avanti compiuto.
Anche i sindacati, Cgl Cisl e Uil del Trentino, approvano la scelta: «Qualificare in un'ottica di rete i servizi legati alla gestione di specifiche patologie e potenziare alcuni ambiti di assistenza importanti per la popolazione locale è una scelta opportuna» scrivono in un comunicato. Avanti però con il resto della riorganizzazione della sanità trentina: «E' la logica della rete - commentano i segretari Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti - quella che renderà i presidi sanitari di valle un valido punto di riferimento per chi abita in periferia».
Per i sindacati, comunque, non tutti i problemi sono risolti, considerato che manca ancora chiarezza sul futuro del Not e che la riorganizzazione della sanità trentina resta incompiuta. Il protocollo è però un primo passo di una strategia da concretizzare rapidamente e con costanza».
Fra gli amministratori locali che ieri hanno approvato all'unanimità il documento stilato in accordo con la Comunità di Valle, il sindaco di Tione Mattia Gottardi , fra i più strenui difensori dell'ospedale che fu voluto dal capoluogo giudicariese e anche oggi rappresenta una fonte di impiego: «Dal punto di vista del metodo c'è soddisfazione perché le condizioni nelle quali si è trattato questo potenziamento è stato quello di condivisione delle scelte ? ha commentato a margine - ed è un'impronta positiva che va riconosciuta. Poi se dovessimo fare dietrologia la chiusura del punto nascite è iniziata qualche anno fa, oggi diventava indifendibile considerando i soli 4 parti da inizio anno. Credo comunque che ben oltre le più rosee aspettative di qualche mese fa l'ospedale abbia beneficiato in maniera positiva e generale. Con il punto nascite inevitabilmente da chiudere, è con positività che dobbiamo guardare all'investimento sul personale medico. Inoltre è stato ottenuto un riconoscimento sull'ortopedia che era una cosa tutt'altro che certa e fra le promesse dell'assessore anche che il centro traumatologico di Campiglio dovrebbe tornare a gravitare su Tione e anche questo non era scontato».
Una vittoria anche politica, per Gottardi: «E' anche una soddisfazione per il risultato portato a casa che dimostra che quanto abbiamo chiesto come territorio giudicariese è stato recepito ed è stato riconosciuto il giusto ruolo alle periferie». E' molto positivo, all'indomani di una firma che potrebbe mettere fine ad un dibattito lungo anni, il consigliere Mario Tonina : «Con grande senso di responsabilità il territorio delle Giudicarie, in primis i suoi amministratori, il Presidente della Comunità Butterini e i sindaci, insieme all'assessore Zeni ? commenta - negli ultimi mesi hanno lavorato per condividere un percorso che possa valorizzare l'ospedale di Tione attraverso il potenziamento di alcuni reparti strategici per il nostro territorio e non solo; mi riferisco in particolare al pronto soccorso, ortopedia e traumatologia, medicina e radiologia. Siamo convinti che aver anticipato questa ormai inevitabile decisione e contemporaneamente l'esserci impegnati per valorizzare la nostra struttura ospedaliera possa essere apprezzato dagli utenti giudicariesi e non solo, in quanto la volontà è stata quella di poter garantire risposte efficaci sia in termini di efficienza che di strutture».