Regeni: Consiglio Europa, Egitto collabori per avere verità

Stamattina a Strasburgo, alla presenza di molti parlamentari sottoscrittori, abbiamo presentato in conferenza stampa la dichiarazione scritta dal titolo 'Verità per Giulio Regeni' che abbiamo proposto e depositato come Delegazione italiana al Consiglio d'Europa. La dichiarazione è stata sottoscritta da circa cento parlamentari, esponenti di diversi gruppi politici e rappresentanti di molti dei 47 paesi facenti parte del Consiglio d’Europa.
Michele Nicoletti, 21 aprile 2016

"Il 3 febbraio 2016 Giulio Regeni, 28 enne cittadino italiano, è stato sequestrato, torturato e ucciso al Cairo, dove svolgeva ricerche sui sindacati egiziani per un dottorato a Cambridge. Le autorità italiane, e la comunità accademica europea, hanno chiesto alle autorità egiziane di fare piena luce su quanto avvenuto. Due mesi dopo le risposte sono state reticenti e del tutto insoddisfacenti.

Esprimiamo la nostra più ferma condanna di questo gravissimo episodio e la nostra solidarietà ai familiari di Giulio e di ogni vittima di violenza e tortura. Dato che l’Egitto ha sottoscritto la Convenzione contro la tortura e all’art. 52 della sua Costituzione ha dichiarato ‘crimine non soggetto a prescrizione’ la tortura in tutte le sue forme, chiediamo al Governo egiziano di collaborare pienamente all’accertamento della verità sulla morte di Giulio Regni.

Una decisa e doverosa presa di posizione condivisa non solo dagli Stati dell'Unione Europea, ma anche dalla 'grande Europa'.

Invitiamo i nostri Governi ad esercitare ogni pressione perché l’Egitto dimostri un impegno fattivo al rispetto dei diritti umani e a una piena collaborazione internazionale. Solo in questo modo l’Egitto potrà garantire la propria credibilità di Paese sulla via della democrazia e dello Stato di diritto".