Cooperazione allo sviluppo: approvate le nuove linee guida

Approvate oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessora Sara Ferrari, le nuove Linee guida di indirizzo per le attività di cooperazione internazionale allo sviluppo svolte dalle associazioni trentine, con il supporto della Provincia autonoma, o dalla Provincia stessa, in Africa, America latina, Asia, Europa (mediterranea e orientale).
Ufficio Stampa Provincia, 12 febbraio 2016


Le nuove Linee guida sono il risultato di un lavoro partecipato, articolatosi in una serie di incontri territoriali a cui hanno preso parte i diversi soggetti interessati: le associazioni trentine - circa 270 quelle che operano con il supporto provinciale - ed i soggetti "esperti" come il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale di Trento ed il Centro per lo sviluppo locale dell'Ocse. Gli obiettivi principali indicati nelle Linee guida sono quelli fissati anche a a livello nazionale e internazionale, in particolare: sradicare la povertà , ridurre le disuguaglianze, promuovere lo sviluppo sostenibile; affermare i diritti umani, la dignità della persona, l'uguaglianza di genere, la democrazia; prevenire i conflitti e sostenere i processi di riconciliazione.
"Per fare bene la propria parte - sottolinea l'assessora Ferrari - il Trentino ha riletto questi obiettivi alla luce di quattro concetti fondamentali, che già caratterizzano la nostra attività in quest' ambito: partenariato territoriale; internazionalizzazione responsabile; educazione alla cittadinanza mondiale; cosviluppo. Per quanto riguarda le aree di intervento, e per non disperdere eccessivamente le nostre forze, ci concentreremo dove è maggiore la presenza delle associazioni trentine, ma senza trascurare le realtà dove le politiche nazionali ed europee orientano la loro azione di cooperazione internazionale e soprattutto quelle dalle quali maggiormente si originano i flussi migratori, con il fine di creare condizioni per una vita dignitosa e agendo quindi sulle cause che originano le migrazioni forzate. In sintesi: Africa Sub-saharaiana, Brasile, aree in conflitto o post-conflitto, Mediterraneo e Balcani. Infine, considereremo prioritari alcuni settori di intervento nei quali abbiamo competenze importanti da spendere: ambiente, rafforzamento del ruolo femminile, promozione dell'autonomia e della democrazia dal basso, innovazione tecnologica e generazioni future".

La Provincia autonoma di Trento è attiva nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo fin dall'inizio degli anni 90, traendo ispirazione anche dal lavoro pionieristico svolto in precedenza da alcune associazioni e dal mondo del missionariato, ed espressione del "sentire solidale" del territorio.

Il sistema trentino della cooperazione internazionale allo sviluppo conta su uno stanziamento annuale di parte provinciale con cui vengono finanziate o co-finanziate annualmente circa 150 iniziative di cooperazione allo sviluppo (tra contributi ad  associazioni e iniziative programmate dalla Giunta provinciale stessa), nonché una ventina di interventi di educazione allo sviluppo, rivolte principalmente alla popolazione trentina, e una decina di progetti di emergenza.

Le associazioni attive sul territorio sono almeno 270. Le iniziative sviluppate si realizzano perlopiù in Africa subsahariana (55%), e in misura minore in America Latina, Est Europa e Asia. I settori principali riguardano la lotta alla povertà, l'educazione e formazione, il diritto alla salute, la tutela ambientale.

Con la legge 125 dell'11 agosto 2014 il Parlamento italiano ha approvato la Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, che ha riformato e abrogato la vecchia normativa quadro in materia (risalente al 1987), introducendo importanti novità sia per quanto riguarda l'assetto organizzativo (Agenzia per la cooperazione internazionale allo sviluppo, Cassa depositi e prestiti), sia per quanto riguarda i soggetti della cooperazione allo sviluppo (Enti pubblici, Enti locali, organizzazioni non governative e onlus, imprese).

L'assemblea generale delle Nazioni unite, nel settembre 2015, ha approvato a sua volta l'Agenda per lo sviluppo sostenibile, che aggiorna i precedenti Obiettivi di sviluppo del Millennio (2000 – 2015) e fissa gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il periodo 2015 – 2030 a livello internazionale.

Parallelamente la Nuova programmazione dell'Unione europea (2014 – 2020) indica i nuovi strumenti a sostegno delle politiche comunitarie, comprese le politiche di vicinato e di cooperazione con i Paesi terzi.

Se questo è il quadro generale, anche il Trentino, tradizionalmente molto attivo in questo settore, ha considerato la necessità di aggiornare le proprie attività di cooperazione internazionale allo sviluppo, al fine di renderle più efficienti, efficaci e sostenibili. Le nuove Linee guida sono il risultato di un lavoro partecipato che ha preso avvio con una serie di incontri territoriali con le associazioni e i soggetti interessati, è proseguito con una serie di approfondimenti e contatti, con la raccolta e l'analisi di proposte integrative e di apporti da parte di soggetti come il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale e il Centro per lo sviluppo locale  dell'Ocse. Gli elementi essenziali sono stati presentati all'Assemblea generale delle associazioni di cooperazione internazionale del 20 ottobre 2015.

Le Linee guida si inseriscono armonicamente nell'attuale quadro internazionale e si propongono di migliorare il contributo del Trentino alle finalità fissate a livello nazionale e internazionale. Come già dteto, saranno considerati prioritari alcuni settori di intervento dove il sistema-Trentino ha accumulato nel tempo competenze ed esperienze, in particolare: Ambiente, Rafforzamento del ruolo femminile, Promozione dell'Autonomia e della Democrazia "dal basso", Innovazione tecnologica e Future generazioni.

Tra le altre novità introdotte dalle Linee guida si segnala il coinvolgimento degli attori economici del Trentino, per generare progressivamente vantaggi economici reciproci dei territori locali attraverso attività eque e sostenibili di cooperazione. Inoltre il rafforzamento del Forum permanente delle associazioni, l'introduzione di nuovi strumenti di finanziamento (ad esempio: bando interscambi, cofinanziamento di progetti europei) e l'aggiornamento degli strumenti esistenti (iniziative programmate dalla Giunta provinciale, bandi per il finanziamento dei progetti di cooperazione allo sviluppo, interventi di educazione alla cittadinanza mondiale e così via).

"Per poter svolgere con maggior efficacia la propria parte dentro le sfide globali - sottolinea ancora l'assessora Ferrari - è necessario che la comunità trentina, che esprime tradizionalmente grande vitalità, impegno e competenza in ambito di cooperazione internazionale, faccia massa critica, garantisca una migliore collaborazione tra gli attori. Con queste Linee guida il governo provinciale rinnova e rafforza il suo impegno a indirizzare e coordinare questo importante patrimonio, verso la costruzione di un sistema trentino di cooperazione internazionale più consapevole, coeso, efficiente ed efficace".