#ValdiNon - «Migranti, solo disinformazione»

CLES «Naturalmente in democrazia ciascuno è libero di esprimere legittimamente le proprie opinioni. Ma c’è modo e modo però di manifestarle». A dirlo è l'assessora alle politiche sociali e distretto famiglia della Comunità valle di Non, Carmen Noldin, a proposito della polemica tra la Lega Nord (nello specifico la segretaria valligiana Giulia Zanotelli) e il sindaco di Denno Fabrizio Inama.
"Trentino", 5 settembre 2015

Noldin cita in particolare quanto affermato della Lega che lascia intendere come l’ente locale - Comuni e Comunità - applicando norme nazionali e internazionali in tema di profughi e migranti si trasformino in «un vero e proprio affittacamere», oppure quando si vuole instillare il dubbio nel lettore che l’intenzione della Comunità della Val di Non sia quella di favorire un via libero indiscriminato «all’invio di profughi anche in Val di Non», prevaricando la volontà dei Comuni e della popolazione. «Interventi di questo tenore - scrive la Noldin - dimostrano, oltre che il non rispetto della normativa internazionale in tema di protezione e dell’operato delle istituzioni, anche un’inadeguatezza politica e strategica di fronte ad un dramma umanitario di portata planetaria, preferendo soffiare sul fuoco del malcontento e della disinformazione».

Nelle dichiarazioni degli esponenti leghisti - secondo la Noldin - c'è anche un attacco denigratorio nei confronti del Servizio sociale della stessa Comunità. «Infatti, sostenere che, di fronte all’erogazione di servizi e di prestazioni in campo socio-assistenziale, vi sia una discriminazione nei confronti dei cittadini residenti aventi bisogni effettivi, i quali “verrebbero aiutati soltanto (e non sempre) per un breve periodo”, per poi essere lasciati “in balia degli assistenti sociali”, risulta offensivo e irrispettoso non solo nei confronti degli operatori che affrontano quotidianamente, con professionalità e competenza, situazioni di estrema delicatezza e complessità, ma anche nei confronti della maggioranza degli utenti stessi, che si rivolgono al Servizio con fiducia per ottenere un aiuto nell’affrontare i propri problemi quotidiani, In realtà il Servizio sociale opera sulla base del presupposto di lavorare per il bene dei cittadini indipendentemente dalle appartenenze religiose , politiche o culturali e nel puntuale rispetto di quanto prescrive la normativa statale e provinciale di settore».