#VALDASTICO - i dubbi del capoluogo

«Una decisione sulla Valdastico prima o poi la si dovrà pur prendere, ma stavolta si è partiti con il piede sbagliato». Tra l'ipotesi di una nuova bretella con sbocco a Trento sud e il possibile spostamento ad ovest dell'asse autostradale, all'assessore comunale ai lavori pubblici e viabilità Italo Gilmozzi è venuto il mal di pancia: il progetto del tracciato con sbocco nel capoluogo l'ha appreso dall'Adige. «Sarebbe stato opportuno che l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi ne parlasse prima con la giunta comunale - evidenzia - Non entro nel merito del progetto proprio perché non ne sappiamo nulla. Dico solo che si è scelto un metodo che non porterà ad un confronto sereno».
M. Viganò, "L'Adige", 28 giugno 2015


La bretella di collegamento alla Valdastico da Pian dei Pradi a Levico, con lo sbocco a Trento sud, comporterebbe una modifica sostanziale alla viabilità della città a partire da un nuovo disegno dell'A22 nel tratto compreso fra i caselli di Trento sud e Trento nord, con l'utilizzo dell'attuale percorso «cittadino» dell'Autobrennero come circonvallazione. Un intervento incisivo per la rete viaria del capoluogo, davanti al quale tuttavia il Comune non si mette di traverso. «Almeno non prima di aver visto il progetto - evidenzia Italo Gilmozzi - Quando avremo le carte, sarà possibile un confronto con tecnici ed ingegneri. Al momento non possiamo dire nulla. Critici invece lo siamo sul metodo di comunicazione fra Provincia e Comune, che del nuovo progetto della Valdastico non sapeva nulla». 
Rimangono in attesa di precisazioni sulla fattibilità del progetto gli abitanti dell'area sud della città. «Ne parleremo non appena verrà nominato il presidente della commissione urbanistica» evidenzia la presidente della circoscrizione Ravina-Romagnano Maria Camilla Giuliani . «È un progetto di importanza sovraregionale e credo che obiettivamente il nostro parere non abbia tanto significato» sostiene Michele Ravagni , presidente della circoscrizione di Mattarello, aggiungendo che «senza aver visto il progetto è difficile parlare».
Non è contrario a priori Rino Sbob , che nella scorsa legislatura è stato presidente della commissione viabilità e traffico per la circoscrizione di Mattarello. «Le opere pubbliche è giusto farle, ma quando si tratta di opere utili, necessarie se viste in prospettiva - spiega - A caldo direi che è bene darsi una calmata prima di ipotizzare un'altra variante, lo spostamento dell'autostrada e il tunnel». 
«Certo, per raggiungere il mare con la Valdastico si farebbe prima» è la battuta di Franco Tessadri , residente a Mattarello, ambientalista convinto, dirigente nazionale di Mountain Wilderness e autista di professione. Con il comitato «Noi amici del trasporto pubblico» si è fatto promotore di un disegno di legge di iniziativa popolare per la mobilità sostenibile: con le 4mila firme raccolte il progetto è stato presentato in Terza commissione provinciale. «Se si crede in un sistema di trasporto pubblico e razionalizzato non c'è bisogno di nuove strade - spiega - La Provincia, inoltre, sembra contraddirsi: in più tavoli di confronto era stato detto che non c'era necessità di prolungare la Valdastico. Evidentemente ora ci sono forti pressioni».