L’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità ha sottoscritto pubblicamente un patto di collaborazione tra i principali soggetti istituzionali che in Trentino-Alto Adige/Südtirol operano nell’ambito delle Pari Opportunità e condividono l’importanza di promuovere insieme azioni e progetti per contrastare ogni forma di discriminazione.
www.regioni.it, 18 giugno 2015
Si chiama “Patto di collaborazione per la costituzione di un’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità” la dichiarazione ufficiale di valori ed intenti sottoscritta oggi in Regione a Trento dall’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità, composta dall’Assessora regionale Violetta Plotegher, dalle assessore Provinciali alle Pari Opportunità di Bolzano Martha Stocker e di Trento Sara Ferrari, dalle presidenti delle Commissioni per le Pari Opportunità di Bolzano Ulrike Oberhammer e di Trento Simonetta Fedrizzi e dalle consigliere di Parità delle due Province, Michela Morandini per Bolzano ed Eleonora Stenico per Trento. L’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità è nata a settembre 2014 su invito dell’assessora regionale alla Previdenza Violetta Plotegher. Si tratta della prima rete di collaborazione regionale sul tema.
La sottoscrizione di tale patto di collaborazione ha dato ufficialità alle finalità e agli intenti condivisi: promozione di una cultura rispettosa nelle relazioni fra donna e uomo, orientamento dei giovani e delle giovani nel mondo del lavoro, sicurezza sociale e armonizzazione dei tempi di vita e di relazione, ma anche promozione di un’educazione sensibile alle differenze di genere. “Un impegno fondamentale – ha detto l’assessora Violetta Plotegher – è proporre soluzioni sociali concrete, in particolare nel mondo del lavoro. Un’attenzione specifica va riservata alla promozione di una cultura di autonomia economica e di sicurezza sociale della donna, in ogni età della sua vita”.
L’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità ha già condiviso e promosso sul territorio diverse iniziative. A novembre 2014 ha organizzato un primo momento seminariale di riflessione, condivisione ed informazione intitolato “Equal Pension Day”. L’incontro è stato l’occasione per evidenziare l’importanza di riconoscere le differenze di genere nell’occupazione e nella retribuzione, quindi nei versamenti contributivi al fine di combattere la povertà delle donne in vecchiaia. A marzo 2015, in occasione della giornata dedicata alla donna, si è poi inteso approfondire i concetti di femminilizzazione della povertà e sfruttamento della donna, dedicando un momento di confronto fra istituzioni, operatori e rappresentanti amministrativi competenti dal titolo “Femminilizzazione della povertà e donne vittime di tratta” e valorizzando l’esperienza congiunta delle due Province autonome con ALBA, il progetto regionale di reinserimento socio-lavorativo dedicato alle persone vittime di tratta e sfruttamento.
Recentemente, l’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità ha curato un evento sul tema della mobilità sociale in ottica di genere all’interno del Festival dell’Economia 2015, dal titolo “Ruoli di genere, codici affettivi e dinamiche di potere come barriere alla mobilità sociale”. Il confronto è stato molto partecipato e ha riconosciuto che la mobilità sociale delle donne è limitata, oltre che da fattori economici e culturali, dalla poca valorizzazione del codice affettivo materno nelle relazioni e nella società.
L’Alleanza Regionale per le Pari Opportunità è composta dalle figure istituzionali che si occupano specificamente del tema delle pari opportunità, ma la possibilità di dichiarare la condivisione dei principi del patto di collaborazione è aperta a tutti i soggetti che intendono collaborare. “Ci attende ora il compito di lavorare singolarmente e insieme per incarnare in opportunità concrete i principi che abbiamo condiviso e sottoscritto. – conclude Plotegher - Ciascuna, con le sue competenze, si impegna in un cammino di cambiamento che onori il compito richiestoci dall’art.3 della Costituzione: rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che, limitando la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.