BORGO VALSUGANA - «Serve un profilo nuovo. Rilanciamo il territorio»

VALSUGANA - «Basta nascondersi dietro un eterno presente. Anche in Valsugana bisogna percorrere la strada delle riforme e del rinnovamento. Ed avere coraggio di fare anche delle scelte forti». Giacomo Pasquazzo da alcuni anni guida il Pd della Valsugana e Tesino. Le elezioni comunali sono alle porte, si voterà almeno in 15 comuni su 21 presenti nella Comunità. Ma la partita più importante si sta giocando a Borgo. 
"L'Adige", 5 febbraio 2015


Partiamo però dalle fusioni. Se ne parla da mesi in Tesino e nei comuni della antica giurisdizione di Ivano. «Bisogna essere consapevoli che si tratta di un processo ineludibile. Non ci sono e non ci saranno deroghe rispetto alle gestioni associate a 5 mila abitanti. Quello delle gestioni è un percorso complesso. La fusione è un percorso coraggioso e più lungimirante - ricorda Pasquazzo - perché raduna e responsabilizza tutto il territorio per valorizzarne le capacità e per unire le forze e non tenerle ancora separate, come nelle gestioni. Serve questo coraggio, ma a volte latita, a più livelli».

Si spieghi meglio.
«I percorsi di fusioni avviati vanno favoriti e non ostacolati. Per una interpretazione della legge pare che i referendum non possano essere fatti senza l'approvazione dei consigli comunali, anche se i numeri nella cittadinanza ci sono. È una interpretazione che ostacola una riforma importante, come quelle delle fusioni. Spero che la Regione invece dia la possibilità ai cittadini di richiedere il referendum già prima delle elezioni e che siano poi i cittadini a decidere e non i consigli a bloccare una decisione, che comunque spetta ai cittadini». 

Parliamo della riforma sanitaria.
«A livello nazionale c'è la volontà di porre migliori servizi ai cittadini, di accelerare le risposte. Anche qui si cerca di guardare alle persone, cercando di garantire servizi di qualità. Speriamo che finiscano le polemiche e che continui un confronto pubblico pacato sul Piano della salute». 
Riforme ed elezioni.
Cosa intende fare il Pd in questi mesi? «Non abbiamo paura. In tutte le elezioni chiediamo ai democratici e agli alleati di mettere tutto il coraggio possibile e accettare la sfida del cambiamento. Siamo impegnati come partito a più livelli - continua Giacomo Pasaquazzo - per cambiare e rilanciare il territorio. Da democratici dialoghiamo con il Veneto sul fronte della mobilità, siamo attivi nell'attenzione alle alte capacità tecnologiche presenti sul territorio e crediamo che sia possibile un diverso tipo di sviluppo futuro. Passo dopo passo, cerchiamo di condividere un processo di rinnovamento anche con gli alleati. Un rinnovamento che superi vecchi schemi e logiche, che vada oltre i personalismi e le bandierine. Siamo in una coalizione coraggiosa e sapremo costruire percorsi credibili in cui risalti questo profilo di cambiamento del territorio. Un profilo che unisca tutte le anime del centrosinistra, un profilo di coesione territoriale e con la barra dritta su un programma chiaro e vincolante di fronte ai cittadini, un profilo credibile e condiviso, tra la gente. Un profilo nuovo».