L'Assemblea del PD di MORI: "I programmi prima dei nomi"

Avanti con gli sforzi per costruire la coalizione con Patt, Upt e lista Insieme dell'attuale sindaco Roberto Caliari, proposta di sottoscrizione di un patto pre-elettorale con gli alleati e apertura ai Verdi: sono questi gli esiti principali dell'assemblea del Pd di Mori andata in scena l'altra sera all'ex municipio moriano, alla presenza anche della segretaria trentina Giulia Robol.
"Trentino", 28 novembre 2014


«Si è ribadita la volontà - spiega il segretario Lanfranco Cis - di mantenere la barra su una coalizione di centrosinistra autonomista, proseguendo fino in fondo, con una larga condivisione di questa ipotesi, pur con una comprensibile reazione un po' sulla difensiva da parte di chi attualmente sta in Giunta. Naturalmente non ci nascondiamo che ci sono delle difficoltà, date in primis dal travaglio che sta passando l'Upt di cui non sappiamo ancora l'esito e dall'atteggiamento alle volte un po' difficile da governare da parte del Patt "di lotta e di governo.

D'altra parte il lavoro che si sta facendo nell'ambito dei tavoli di confronto è molto positivo e le divergenze sono molto più stemperate, e ciò fa ben sperare». La speranza è un conto, ma si propone anche un "contratto". «A chi ci sta, si chiederà di firmare un chiaro impegno a restare nella coalizione per tutto il percorso, eventuale ballottaggio compreso, per evitare che ci possano essere brutte sorprese, fughe o cambi in corsa come avvenuto in passato, e questo indipendentemente da chi sarà il candidato sindaco.

Questo vale sia per la lista Insieme, sia per l'Upt se come speriamo sarà della partita, sia per il Patt che nel ballottaggio che elesse Mario Gurlini cambiò bandiera. È ovvio che poi non si potrà imporre nulla, ma a livello politico il valore del patto sarà fondamentale. In questo senso la nostra volontà è quella di allargare fin da subito il perimetro della coalizione anche ai Verdi, partendo dunque da cinque forze anziché da quattro».

Non è stato invece affrontato uno dei temi più attesi, quello del "Caliari sì o Caliari no", ossia della dichiarazione di appoggio o meno (molto più probabile la seconda) da parte del Pd all'attuale sindaco con la cui lista i Democratici condividono l'attuale amministrazione: «L'individuazione del profilo del candidato è rimandata al termine dei tavoli di confronto programmatico, quindi verosimilmente a gennaio. A questo riguardo, stante la situazione economica generale, non si potranno più fare programmi elettorali fondati sulle opere pubbliche da realizzare, che forse scompariranno addirittura dal panorama, a parte il rifacimento delle scuole medie. Non si potranno quindi vendere promesse irrealizzabili all'elettorato, ma i pochi investimenti che si potranno fare dovranno essere orientati a soluzioni legate alla qualità della vita dei cittadini».