La brochure realizzata dalle due consigliere del Pd Sara Ferrari e Margherita Cogo raccoglie tutti gli interventi da loro realizzati a favore delle donne ed anche quelli attualmente in corso. Si tratta di una piccola pubblicazione, di facile consultazione, che offre un panorama della situazione a livello legislativo in provincia di Trento.
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Dagli interventi concernenti le cariche elettive sia a livello provinciale che regionale, ai servizi alla prima infanzia sul territorio provinciale.
Dalla legge di tutela delle donne dalla violenza, ad un ordine del giorno che impegni la Giunta a non sostenere in alcun modo manifestazioni che presentino il corpo femminile come semplice oggetto di desiderio o di possesso o che diano un’immagine mercificata o irrispettosa della donna.
Dall’impegno, per i Comuni che intendono ampliare le aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi, di potenziare i servizi di conciliazione famiglia-lavoro, alla costituzione di un comitato camerale volto a promuovere l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunità nell’attività economica e imprenditoriale.
È stato inserito nella legge provinciale 22, del 29 ottobre 2010, relativa al personale della Provincia, l’articolo 49 che, oltre a garantire pari opportunità fra donne e uomini nell’accesso all’impiego, nello sviluppo professionale e nel trattamento del personale, realizza un piano di azioni positive per le pari opportunità.
Per quanto riguarda i consigli di amministrazione delle società pubbliche, nel caso in cui le nomine spettino al Consiglio o alla Giunta provinciale, si richiede che: se riguardano almeno tre componenti essi devono essere di genere diverso.
È stata approvata una legge voto, rivolta al Parlamento, in cui vengono richiesti provvedimenti legislativi che consentano: di applicare la rappresentanza di genere ai consigli sindacali, ai cda, alle società a capitale interamente pubblico o misto; di riconoscere alle madri, per ogni figlio, due anni di contributi ai fini pensionistici; di realizzare l’obbligo per i padri, dell’astensione dal lavoro per 14 giorni, in caso di nascita o adozione; di far sì che per il periodo di astensione facoltativa l’indennità prevista sia dell’80% della retribuzione; di fare in modo che ogni promozione pubblicitaria sia rispettosa nei confronti della dignità della donna e di evitare messaggi discriminatori o denigranti.
Questo quanto è già stato fatto.
In corso d’opera sono, invece, due ddl importanti per colmare alcuni vuoti ancora esistenti: quello sulla parificazione e la promozione delle donne e quello per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile.
Il primo ddl, relativo alle pari opportunità si occupa a tutto tondo delle questioni fondamentali per promuovere e sostenere le pari opportunità in diversi ambiti, il secondo mette in campo una serie di azioni in grado di favorire e sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile.
In conclusione, qualche opinione sulla condizione femminile da parte di alcuni iscritti.