news nazionali pagina 43

La mia settimana a Roma e la discussione sulla legge elettorale

Questa settimana è stata caratterizzata interamente dalla discussione sulla legge elettorale (Italicum).
Martedì sono state affrontate le pregiudiziali di costituzionalità e di merito presentate da alcuni esponenti delle opposizioni che sono state bocciate con un'ampia maggioranza. Mercoledì e giovedì sono invece state votate le tre questioni di fiducia poste dal Governo sugli altrettanti articoli della legge.
Michele Nicoletti, 30 aprile 2015

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«Italicum, legge equilibrata Non capisco chi si oppone»

«Sono dispiaciuto e stupito per le posizioni di Rosi Bindi, Pierluigi Bersani e una minoranza del Pd, contrari all'Italicum: la loro mi sembra una opposizione preconcetta». Michele Nicoletti, deputato trentino del PD, voterà con convinzione la riforma della legge elettorale che da lunedì sarà discussa alla Camera e che potrebbe essere approvata in via definitiva entro la prima settimana di maggio, considerato il monito del premier Matteo Renzi, per il quale «se non passa l'Italicum, cade il governo».
L. Patruno, "L'Adige", 26 aprile 2015

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Le tragedie umane nel Mediterraneo

Alla luce delle tragedie umane occorse negli ultimi mesi nel Mediterraneo, non ultima quella del barcone naufragato sabato scorso con quasi mille persone a bordo e dopo la catena ininterrotta di morti in mare, assieme al gruppo dei Socialisti abbiamo chiesto un dibattito d'urgenza presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che si è svolto giovedì mattina.
Michele Nicoletti, 24 aprile 2015

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#MIGRANTI - Nicoletti: "Un piano Marshall"

In regione l'1% dei profughi accolti nel Paese, uno ogni 1.911 abitanti. In questi giorni Nicoletti, presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, è a Strasburgo: !Questa è stata la più grande tragedia umanitaria dopo la seconda guerra mondiale. In questi giorni questo è uno dei temi centrali qui a Strasburgo e si sta rendendo conto della situazione anche Bruxelles".
"Corriere del Trentino", 22 aprile 2015
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In difesa dell’Italicum

Il cittadino come arbitro: in difesa della riforma elettorale
Nelle polemiche che stanno accompagnando la discussione e –speriamo – l’approvazione della nuova legge elettorale – detta Italicum – si stanno moltiplicando le preoccupazioni nei confronti di una riforma che, combinata con la riforma costituzionale che trasforma il Senato, viene vista come un rischio potenziale per la democrazia nel nostro Paese.
Michele Nicoletti, rivista il Margine, aprile 2015

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Riforme della Costituzione e orizzonte europeo

I destini della nostra società si giocano sempre più a livello internazionale.
L’affermazione è banale e tutti noi non facciamo che ripeterla, assentendo, quando viene evocata a proposito della globalizzazione che pare dominare la nostra vita: da ciò che mangiamo a ciò che respiriamo, dalle dinamiche del lavoro alle rendite finanziarie, dal terrorismo alle migrazioni, tutto pare legato a fenomeni di portata mondiale.
Michele Nicoletti, articolo pubblicato sul primo numero della nuova serie della Rivista APPUNTI

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Il mio intervento in Aula (27.02.2015) in occasione delle Comunicazioni del Governo in materia di politica estera

Signora Presidente, signor Ministro, colleghe e colleghi, le parole del Ministro Gentiloni esprimono, con grande chiarezza, le linee fondamentali della nostra politica estera o, come ci piace dire, della politica interna del mondo, perché forse il primo sforzo che dovremmo compiere è proprio quello di spostare il nostro sguardo dall’ossessiva autocontemplazione di sé e dei nostri problemi all’orizzonte largo di quelle questioni che, alla fine, interessano e incidono sulla nostra vita.
Michele Nicoletti, 27 febbraio 2015

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Come si muoverà l'Italia per difendersi dalla Terza guerra mondiale

Cento anni fa, fu l'Europa a coinvolgere il mondo nella sua "inutile strage". E non era che l'inizio: prima i nazionalismi, poi i totalitarismi, hanno fatto del Novecento il secolo delle guerre civili europee, le due guerre mondiali prima e poi la guerra fredda. È stato lasciandosi dietro decine di milioni di morti, che l'Occidente è entrato nella globalizzazione.
Giorgio Tonini, "Il Foglio", 20 febbraio 2015

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