Le politiche familiari interessano veramente alla Provincia?

La consigliera provinciale Francesca Parolari del Gruppo PD del Trentino e il consigliere provinciale Michele Malfer del Gruppo Campobase hanno interrogato la Giunta sulle recenti decisioni assunte in merito alle politiche familiari per comprendere, alla luce della gestione a dir poco schizofrenica di questi primi mesi.
Trento, 23 febbraio 2024

 

L’obiettivo è capire gli intendimenti della Vicepresidente Gerosa relativamente allo sviluppo delle politiche familiari provinciali nel prossimo quinquennio se, come è pensiero oramai consolidato, è necessario mantenerle collegate con l’obiettivo strategico della coesione socio-economica.

I due consiglieri vantano notevole esperienza nella gestione delle politiche familiari nei territori di riferimento. Entrambi hanno partecipato alle azioni della Agenzia per la Coesione Sociale sin da quando è stata costituita, ricoprendo i diversi ruoli di referente politico, amministrativo e tecnico. Entrambi, quindi, hanno contribuito ad avviare, nei rispettivi ambiti (Valle di Fiemme e Valsugana), in stretta collaborazione con l'Agenzia per la Coesione Sociale, progetti innovativi di sviluppo delle politiche familiari che poi hanno presentato in diverse realtà italiane (fra queste Toscana, Veneto, Puglia, Sardegna, Sicilia) e a delegazioni straniere, interessate a conoscere il modello trentino di politiche familiari che, a tutti gli effetti, si è dimostrato un modello vincente.  

Si interroga quindi la Giunta per conoscere le ragioni che hanno motivato la decisione di togliere le politiche per la famiglia dall’Assessorato dello Sviluppo economico, dove erano state collocate, dandone pubblicamente annuncio da parte dell'Assessore Spinelli al Festival della Famiglia all’inaugurazione del quattro dicembre scorso,  incardinandole nell’Assessorato all’Istruzione, Cultura e Sport, sebbene benessere familiare e crescita sociale, culturale ed economica delle comunità siano strettamente correlati. 

Altra decisione incomprensibile su cui si interroga è come mai sia stata smembrata l’Unità di missione semplice pari opportunità, prevenzione della violenza e della criminalità, con separazione insensata della competenza sulla violenza di genere dalle pari opportunità, quando è acclarato che la violenza di genere poggia proprio sul disequilibrio delle opportunità.

Si chiede, inoltre, come mai il Direttore dell’Agenzia  per la Coesione sociale sia stato sostituito, visti competenza e merito.

Vorremmo capire le motivazioni che stanno alla base di questa riorganizzazione del sistema provinciale che si occupa delle politiche della famiglia, temendo che sia solo una questione di spartizione tra le diverse forze politiche che compongono questa maggioranza” – affermano i consiglieri – “Auspichiamo che a rimetterci non siano proprio i progetti messi in campo da quel vasto, eterogeneo e diffuso complesso di realtà, istituzionali, associative e del tessuto economico, che nelle valli trentine da anni operano insieme a favore delle famiglie trentine”.

Cons.ra Francesca Parolari (PD) e Cons. Michele Malfer (Campobase)