Accoglienza protezione internazionale, in centinaia senza un'accoglienza e la Pat aggiunge (solo) 30 posti nelle strutture. Zanella: "Intervento che sa di presa in giro"

“Un micro aumento di 30 posti? Sa di presa in giro”. Usa queste parole il consigliere provinciale del Partito Democratico, Paolo Zanella, in merito all'approvazione in Giunta provinciale del rinnovo del Protocollo d'intesa con il Commissariato del Governo per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.
"Il Dolomiti", 26 dicembre 2023

 

Non ci sono numeri esatti ma sono diverse centinaia i richiedenti che si trovano sul nostro territorio senza una adeguata accoglienza. Come già scritto (QUI L'ARTICOLO) le strutture non hanno più posti a disposizione, molti giovani sono costretti a dormire sotto un ponte e tanti altri nelle piccole stazioni. Una situazione che aveva portato già nei mesi scorsi le associazioni a chiedere alla Pat un aumento ai posti nelle strutture di accoglienza.

 

Richiesta a cui la Provincia avrebbe risposto con un aumento di soli 30 posti.

 

Nella delibera approvata dalla Giunta Fugatti, infatti, viene ricordato il Protocollo d’intesa tra la Provincia autonoma di Trento e il Commissariato del Governo, il cui schema era stato approvato con determinazione del Dipartimento salute e politiche sociali del 21 dicembre 2022: la Pat si era impegnata a dare accoglienza a 1300 richiedenti protezione temporanea e internazionale, dei quali 600 posti dedicati agli sfollati dall’Ucraina, al fine di garantire le attività e la fornitura di beni e servizi.

 

Nelle scorse settimane, viene spiegato nella delibera, il Commissario del Governo per la Provincia di Trento, Filippo Santarelli, con nota del 6 dicembre 2023, “vista la proficua collaborazione finora avuta con l’Amministrazione provinciale, ha chiesto, stante l’emergenza nazionale in corso, di poter rinnovare questo rapporto di collaborazione garantendo da un lato un aumento dei posti dedicati ai richiedenti protezione internazionale, con una diminuzione invece di posti dedicati ai richiedenti protezione temporanea”.

 

 

Ecco allora che il governatore Fugatti, “considerata l’attuale situazione caratterizzata da un incremento dei flussi migratori”, ha rinnovato la disponibilità alle medesime condizioni economiche ( 36 euro per ospitalità prodie, Iva esclusa): a proseguire il rapporto di collaborazione anche per l’anno 2024, cercando di individuare, in tempi i più celeri possibili, ulteriori 30 posti a beneficio di richiedenti protezione internazionale, passando quindi da 700 a 730 posti e a proseguire il rapporto di collaborazione anche per l’anno 2024 per quanto riguarda l’accoglienza di cittadini sfollati dall’Ucraina (richiedenti protezione temporanea), per 400 posti.

 

Sul tema accoglienza poco prima della riconferma del protocollo, i consiglieri Paolo Zanella e Andrea de Bertolini aveva presentato un'interrogazione proprio per spingere la Provincia a farsi carico dell'aumento di richiedenti protezione internazionale che non trovano posto nel sistema di accoglienza e diventano forzatamente persone senza dimora. Questo però non è servito.

 

“Ecco che il protocollo – ha spiegato Zanella - prevede l'aumento di solo 30 posti rispetto agli almeno 300 di cui ci sarebbe bisogno suona come una presa in giro. Tra l'altro si calano da 600 a 400 i posti per i profughi ucraini, posti che chiedevamo di valutare se possibile dedicare all'accoglienza delle persone richiedenti asilo”.

 

Il consigliere del Partito Democratico parla di “visione miope da parte di questa Giunta che si ostina a considerare l'accoglienza dei richiedenti asilo un problema, invece che vedere nell'inclusione diffusa sul territorio un investimento per il futuro. In fondo il disegno politico sembra chiaro: lasciare le persone per strada così da alimentare una retorica securitaria e xenofoba”.